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Preso il vendicatore delle stuprate

Roma, assalto al portavalori sulla Cristoforo Colombo

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«Ho rapinato le prostitute romene per vendicare le nostre donne, stuprate e aggredite dai cittadini dell'Est che hanno invaso la capitale». Il "vendicatore" è Massimiliano Mazza, 38 anni, addetto alla pulizie delle carrozze della metropolitana alla stazione Piramide, pregiudicato per furto, con l'obbligo di firma alla stazione dei carabinieri di Monterotondo. La spiegazione l'ha fornita convinto, quando i poliziotti del Commissariato Colombo, diretto da Agnese Cedrone, lo hanno arrestato per rapina di alcune lucciole nelle zone Colombo e Marconi. Gli investigatori erano davanti la sua casa a Monterotondo, lui è uscito, ha chiesto una sigaretta al tizio non sapendo che era il poliziotto che lo avrebbe ammanettato. Le vittime erano andate in Commissariato a raccontare come agiva quell'uomo biondo, occhi azzurri, ma con due denti davanti vistosamente ingialliti e uno addirittura mancante. Il tipo arrivava su un'Alfa Romeo 147 grigia, invitava la prostituta a salire, non chiedeva alcuna prestazione sessuale, le puntava una pistola contro, si faceva consegnare la borsa coi soldi, la colpiva alla testa col calcio dell'arma spingendola fuori dalla vettura. Poi fuggiva verso Piramide, al posto di lavoro. Per evitare che le vittime segnassero la targa dell'Alfa, il vendicatore aveva studiato uno stratagemma: a ogni colpo nascondeva una cifra diversa della targa. Un rimedio che ha complicato non poco le ricerche dei poliziotti. Alla fine, però, combinazione dopo combinazione, gli investigatori hanno stretto il cerchio. Individuato il soggetto, hanno mostrato alle prostituite rapinate la foto segnaletica di Mazza subito riconosciuto proprio per i suoi denti.

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