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Accoltella la moglie e si uccide

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L'ha colpita nel sonno prima con una coltellata al collo e poi alla testa. E quando ha creduto che fosse ormai morta in quel letto condiviso per 60 anni di vita matrimoniale, ha legato una corda al corrimano dell'ultimo dei tre piani della sua palazzina, annodandosela sul collo prima di lasciarsi cadere. La badante polacca, arrivata in casa alle 8, circa un'ora dopo il raptus, si è trovata davanti il macabro spettacolo: il corpo del pensionato 82enne penzoloni ormai esanime sulla tromba delle scale, con i rantolii della moglie che dalla camera da letto chiedeva ancora aiuto. I colpi inferti dal marito coetaneo, un ex agricoltore che per una vita ha lavorato i campi vicini all'abitazione di via Empolitana, infatti, non le hanno fortunatamente lambito gli organi vitali. Per lei, trasportata al policlinico Gemelli dall'eliambulanza chiamata dai carabinieri della Compagnia di Palestrina, i sanitari hanno formulato una prognosi di 60 giorni, escludendo pericolo di vita. Anche se la sua esistenza s'è in qualche modo spenta da una una ventina d'anni, incupita dopo quell'incidente mortale che s'è portato via uno dei 3 figli della coppia. Da allora la vita dei due è stata come avvolta dal male oscuro della depressione, in forma più grave per la donna, che da tempo non usciva quasi più da casa. Il marito ha invece sempre cercato di reagire, tentando di mantenere le vecchie abitudini di paese. Fino a martedì sera: «era venuto, come sempre, al nostro centro anziani per la solita partita a carte - racconta ancora stupito un suo vecchio amico davanti alla polizia mortuaria che porta via il cadavere - Una persona perbene, che non beveva, sempre preciso, metodico. Ma certamente sconvolto dopo l'incidente mortale del figlio: proprio martedì eravamo andati insieme, come la gran parte del paese, ad un funerale di un giovane di Pisoniano». E domani le quasi 800 anime del piccolo borgo sui Monti Prenestini torneranno a stringersi in un nuovo, estremo saluto.

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