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Terremoto a Roma fra psicosi e ironia

Un negoziante mostra un cartello scherzoso sugli orari di apertura e chiusura dell'esercizio in base al terremoto

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«Prevedere i terremoti è impossibile allo stato attuale delle cose. Ogni anno abbiamo in Italia oltre 10 mila terremoti registrati dai sismografi, quindi è probabile che domani si sarà qualche piccola scossa nel nostro Paese. Ma questo non significherebbe nulla». Lo afferma il professor Mauro Dolce, responsabile dell'Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico della Protezione Civile a fronte della previsione del sisma che dovrebbe colpire la Capitale domani secondo la previsione del sismologo Raffaele Bendandi. La Protezione Civile ha messo a disposizione del pubblico un dossier col quale chiarisce l'opinione della scienza nei confronti degli annunci di un terremoto a Roma circolati da più parti e che hanno creato più di una psicosi. - «Da giorni - continua Dolce - i nostri centralini e le nostre caselle di posta elettronica sono intasate da richieste di chiarimenti sulla data di domani. Roma non si trova al centro di una zona sismica. La sismicità locale è circoscritta all'area dei Colli Albani». «Quindi - conclude Dolce - non assicuro nulla, ma è estremamente improbabile che domani ci sarà il terremoto di cui si parla. E comunque la probabilità che domani si verifichi il terremoto a Roma è uguale a quella di domani, dopodomani, tra un anno e tra cento anni».   SUL WEB TRA IRONIA E SCARAMANZIA «Allora siamo pronti?» si legge in un commento postato su un gruppo di Facebook dal titolo "11 Maggio Terremoto a Roma". Cresce l'attesa su internet per la profezia attribuita all'astronomo e sismologo Raffaele Bendandi che parla di una capitale colpita domani da un fortissimo sisma. Il popolo di Facebook, tra scettici e creduloni, intanto si organizza per passare la giornata di domani fuori la capitale o in alcuni parchi facendo pic-nic. C'è chi ha paura, chi non ci crede ed organizza per domani "brindisi" e feste sotto il Colosseo, chi è dubbioso ma scaramantico, come l'associazione "Il cenacolo dei viaggiatori" che, nell'eventualità ci fosse il cataclisma "fatale" per la Roma Antica, dà appuntamento alla Bocca della Verità ai suoi soci (purchè muniti di ferri di cavallo, corni, collane d'aglio e "scartellato", ovvero il gobbo) per una passeggiata tra le bellezze della capitale, ma c'è anche chi ormai si è arreso alla profezia ed anzi la invoca: è il caso di un gruppo-evento, postato sul social network, dal titolo 'Cerimonia propiziatoria al terremoto di Romà e con la descrizione "Che porti via con sè i nostri dolori e speranze già morte". Per ora "fortunatamente" a questo gruppo hanno aderito solo pochissime persone. Nonostante sul web ci siano decine e decine di video e post di esperti sismologi che smentiscono l'eventualità di un terremoto ed in particolare la prevedibilità dei sismi, continuano a proliferare su internet blog e discussioni sull'argomento. La psicosi intanto dilaga anche se c'è qualcuno che la prende con filosofia e pubblica sul popolare social network: «Terremoto a Roma: l'ultima pasta e fagioli. Se devo morì moro contento».   NEGOZI CINESI CHIUSI FRA "SCUSE" E PAURE Chiuso per ferie, per inventario o per motivi di salute. Sono tante le "scuse" utilizzate nei cartelli affissi sulle serrande abbassate di diversi negozi dell'Esquilino. Ma in realtà è la paura della previsione del terremoto che dovrebbe colpire domani la capitale a far "scappar via" i commercianti cinesi. «Sono terrorizzati e non parlano di altro da giorni - ha commentato un barista della zona - Sono in tanti che domani non andranno a lavoro. Già oggi alcuni sono chiusi e i loro titolari sono andati via da Roma. Il bello è che hanno scritto le scuse più assurde quando invece a me hanno confessato di aver paura». Serrande chiuse a piazza Vittorio e nelle vie limitrofe in particolare via Principe Amedeo e via Rattazzi che colleziona l'en plein: sono solo tre i titolari "coraggiosi" che non hanno chiuso i battenti oggi e sono decisi a non farlo neanche domani. «Ho sentito del terremoto - ha detto la cassiera cinese di uno di questi negozi - ma non ci credo. Qui affianco non ci sono già da alcuni giorni. Molti di loro hanno approfittato per passare una settimana in Cina». Un'occasione per ritornare nella loro terra, per i più fortunati, mentre altri si sono diretti verso altre città italiane: «Dove sono andati? Dai loro parenti a Milano, Firenze e Prato - ha spiegato un commesso di un negozio di bigiotteria in piazza Vittorio - È incredibile che possono credere ad una storia simile». Tra i tanti commercianti cinesi, forse, il più intelligente è stato un titolare di un negozio di abbigliamento in via Principe Amedeo che ha preso delle precauzioni senza dimenticarsi dei "profitti": «È partito da tre giorni. È andato a Catania perchè aveva paura - ha detto uno dei suoi dipendenti - Ci ha lasciato qui ed ha detto che dovevamo tenere il negozio aperto anche domani».   LOTTO E TERREMOTO La paura di un eventuale sisma nella Capitale fa dare letterelmente i "numeri" per tentare la fortuna. In un bar del quartiere Esquilino è possibile addirittura acquistare quote del "sistemone Terremoto". Il sistema, per giocare al Superenalotto, è composto da 90 quote da 140 euro l'una e il suo valore totale ammonta a 1260 euro. Sul cartello, esposto dietro il bancone, si legge "Sistema Terremoto. Se nun morimo se divertimo".   MANDARE I FIGLI A SCUOLA «Care famiglie, non vi allarmate, mandate a scuola i vostri bambini». Così l'Assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani Gianluigi De Palo, si è espresso in merito alla notizia diffusa nei giorni scorsi di un possibile terremoto. «Voglio dare un messaggio distensivo, alla luce delle tante telefonate che anche oggi stanno arrivando in assessorato: Roma, come afferma l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non è una città ad alto rischio sismico. Più del terremoto, è preoccupante l'allarmismo che si è diffuso. Non possiamo farci bloccare dalla paura perché non ci sono elementi scientifici a supporto di questa previsione per domani».  

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