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La notizia è falsa ma la paura fa novanta Richieste di ferie extra anche in ufficio

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Cosìc'è chi giura che oggi, giorno del devastante sisma che dovrebbe colpire Roma, almeno secondo le previsioni di Raffaele Bendandi peraltro prontamente smentite dai maggiori sismologi, la città sarà meno trafficata e nei posti di lavoro si conteranno parecchie assenze ingiustificate. Tra i primi della lista pare mancheranno i dipendenti degli esercizi pubblici, dei ristoratori e dei commercianti. Negli uffici capitolini, invece, niente picchi di assenze previsti ma molto timore che il tam tam della notizia sul catastrofico evento, possa portare qualcuno a inventarsi una malattia per stare lontano dal posto di lavoro. Si potrebbe invece rischiare di fare un po' di fila, oggi, in attesa del caffè o del cappuccino ordinato al bar. Liborio Pepi, Presidente della Fiepet-Confesercenti, lo conferma: «Molti dipendenti stanno vociferando da un paio di giorni che domani (oggi per chi legge) non verranno al lavoro. Perché incredibile che possa sembrare l'allarme c'è anche se smentito da più parti e già ieri sera le strade della città sembravano decisamente più vuote del solito». Secondo Pepi l'annuncio del terremoto ha raggiunto inevitabilmente le orecchie dei turisti che «ci penseranno due volte prima di venire a Roma in questo momento». Bar ed esercizi pubblici della capitale, comunque, resteranno aperti assicura il Presidente della Fiepet, che aggiunge «ci mancherebbe altro, in questo momento di crisi». Sorpreso della situazione anche Nazzareno Sacchi, Presidente della Fipe-Confcommercio Roma, che non crede affatto al terremoto ma non nasconde che «si è verificato lo strano fenomeno di parecchie richieste di ferie in questo periodo da parte di dipendenti di nazionalità cinese, che prestano servizio sul territorio capitolino nella ristorazione». «Un fatto mai accaduto prima», aggiunge Sacchi, «che posso ritenere sia riconducibile alla paura del terremoto». E se avessimo ancora bisogno di conferme di un certo allarmismo diffuso tra i romani, ci pensa a darle Valter Giammaria Presidente della Confesercenti Provinciale. «Mi sembrava incredibile ma in effetti abbiamo notizie di decine di dipendenti che hanno richiesto ferie e permessi per la giornata di domani». «Voglio precisare che nessuna persona di buon senso può credere ad un allarme del genere privo di ogni fondamento scentifico – aggiunge Giammaria – fatto sta che ci sono alcuni lavoratori che evidentemente sono stati presi dal panico alimentato anche dal clamore mediatico e domani (oggi n.d.r.) non verranno a lavorare». Per andare, forse, fuori città. La Coldiretti ha effettuato un monitoraggio negli agriturimi delle campagne romane. Il risultato parla «non certo di un esodo vero e proprio ma di casi di intere famiglie che hanno deciso di lasciare la città per trasferirsi in campagna». Come a dire, «non ci credo ma nel dubbio...».

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