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Il coraggio di Alemanno

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Gianni Alemanno

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Questa mattina Alemanno ha dimostrato coraggio e responsabilità. È sceso nella fossa dei leoni pur sapendo di andare incontro ad una forte contestazione per i fatti di Fontana di Trevi. E la contestazione c'è stata, feroce, tanto che il sindaco non riusciva neanche a parlare. I millecinquecento vigili urbani riuniti in assemblea hanno chiesto a gran voce scuse ufficiali e una retromarcia sulla sospensione dei 3 agenti "accusati" di inerzia di fronte alle aggressioni di D'Artagnan & Co. Scuse che alla fine sono arrivate con questa frase: "La lettera inviata è stata una carenza rispetto al pregiudizio di non colpevolezza". Alemanno ha spiegato insomma alla platea di aver agito sull'onda mediatica della figuraccia televisiva. Ma ha espresso anche la volontà, ora, di accertare se il video delle Iene sia stato montato ad arte. Un approfondimento di cui tenere conto nell'indagine disciplinare sugli agenti di polizia municipale, fermo restando che "chi sbaglia paga" e quindi l'indagine andrà avanti. Il sindaco però è andato oltre, con una frase importante: "Mi sono impegnato per evitare che persone che non sono messe in condizioni di lavorare siano mandate allo sbaraglio". Un impegno che nel caso di Fontana di Trevi si è già tradotto in un'ordinanza ad hoc che dà ai vigili la possibilità di intervenire contro il furto di monetine. L'impegno del Campidoglio c'è e si vede. I sindacati dovrebbero tenerne conto.  

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