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Una società per riscuotere il tesoretto del federalismo

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Solidarietà e responsabilità. Sono questi i due pilastri del federalismo fiscale secondo il presidente della commissione bicamerale Enrico La Loggia, ascoltato ieri dalla commissione speciale Federalismo e Roma Capitale del Consiglio regionale presieduta da Marco Di Stefano. «Con una sana amministrazione si ha anche il diritto di chiedere e ottenere la solidarietà di tutte le Regioni e del Paese. Bisogna dar prova di saper bene amministrare i fondi a disposizione. Devo dare atto alla Polverini di essersi messa per tempo, e prima di tanti altri. Mi auguro che il Lazio possa diventare un esempio per la realizzazione del federalismo:questa è stata la prima Regione con cui ho avuto un contatto formale e istituzionale», ha spiegato il senatore davanti alla governatrice, al vicepresidente Ciocchetti, ai vicepresidenti della Pisana D'Ambrosio e Astorre e al vicepresidente della commissione le Carlo De Romanis. «Il problema - ha spiegato La Loggia - non è come dice Tremonti di raddrizzare i conti perché l'albero è storto. Bisogna raddrizzare le teste perché altrimenti si continua con le clientele e l'assistenzialismo. Mamma Roma e papà Stato non ci sono più: siamo rimasti orfani e dobbiamo farcela con le nostre gambe». Su Roma Capitale La Loggia ha invitato tutte le Istituzioni a superare i contrasti e a «non perdere l'occasione del decreto legislativo e il fatto che la delega scade il 21 novembre e non più il 21 maggio», offrendosi come mediatore. Un invito particolarmente apprezzato dal presidente Di Stefano, che ha proposto l'apertura di un tavolo istituzionale per affrontare la questione. Appelo per altro condiviso dal vicesindaco Mauro Cutrufo. Per quanto riguarda il taglio di Irap e Irpef La Loggia è stato cauto: «A me sembra complicato e difficile che si possano abbassare Irap e Irpef in tempi brevi. Magari dopo anni di buona amministrazione sarà anche possibile affrontare questo punto. Se ne potrà parlare tra dieci o quindici anni». «Il Lazio si sta incamminando in questa nuova avventura con la volontà di competere con le Regioni migliori - ha detto la Polverini - Siamo tra le sei Regioni che dialogano con la commissione La Loggia. Il Lazio punta a essere l'anello di congiunzione tra il Nord e il Sud del Paese». Poi la governatrice ha annunciato: «Creeremo una nostra società per la riscossione dei tributi come la Lombardia. Il Lazio ha tassi d'evasione troppo importanti». Un'idea già avanzata dalla commissione speciale presieduta da Di Stefano, secondo cui «è un progetto che non può conoscere battute d'arresto. Il modello di gestione dei tributi propri, nonché dell'Irap, deve prevedere l'accertamento e la riscossione direttamente dalla Regione Lazio. Solo così ci potrà essere un più incisivo e diretto recupero dell'evasione».

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