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«Non si agisce sull'onda degli scandali»

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Stessomercoledì, poche ore dopo. Va in onda il servizio-choc delle Iene che scatena la bufera sopra al corpo della polizia municipale e al Campidoglio. Il dubbio a qualcuno è venuto: possibile che il provvedimento sia arrivato così a ridosso della polemica? È un caso? A chiederselo è Fabrizio Santori, presidente della commissione sicurezza in Comune. «I romani vogliono sapere come mai la delibera dell'assessore Gasperini è uscita fuori dal cappello magico delle idee rimaste nel dimenticatoio per decenni proprio e soltanto nel giorno in cui è stato girato il filmato che marchiava a fuoco il lassismo e l'inadempienza dell'operato dei vigili urbani. Perché allora - dice Santori - i provvedimenti non sono stati presi fin dal principio e si è atteso che il filmato andasse in onda? E che valore ha la delibera dell'amministrazione? Se le monete non erano di nessuno, come recita la legge, allora potevano divenire proprietà del primo che se le prendeva, e a Roma Capitale non restava altro che cercare di vincere la corsa. Bisogna analizzare i fatti ed individuare con precisione ciascun responsabile e tutte le responsabilità». Accuse dure, quelle di Santori. Che denuncia anche la preoccupazione dei vigili che ritengono ora troppo "rischioso" il servizio nella storica piazza». Il consigliere Pdl chiede che vengano rivisti i regolamenti e gli strumenti dati alla polizia municipale. Fab. Per.

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