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Un bottone al posto dei «nasoni» Ma la città preferisce la tradizione

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Èstato completato in questi giorni il piano di sostituzione delle tradizionali canne di ferro delle fontanelle pubbliche, rimpiazzate in quasi la totalità con nuovi erogatori a pulsante. La cosa non è piaciuta al consigliere comunale di opposizione, Giuseppe Privitera (Pdl) che, supportato da molti cittadini, ha chiesto delucidazioni all'amministrazione anche sulle modalità con le quali la Sts ha proceduto all'intervento. «Si tratta di un provvedimento – spiega il consigliere Matteo Filipponi (Pd) – teso al risparmio dell'acqua e al contenimento della bolletta idrica. La misura è stata adottata dal dirigente Rosi in accordo con la maggioranza e con Damiano Morelli (neo presidente della multi servizi Sts, ndr)». A conti fatti, su una bolletta di circa 60mila euro annui, il risparmio si aggira attorno ai 10mila euro. La quasi surreale polemica tiene però banco. Pochissime le fontanelle scampate al restyling: ottone anche per quella centralissima in piazza San Pietro. In rete il tam-tam prosegue da giorni e rimanda ad altri casi in cui, soprattutto i cittadini più maturi, considerarono tradita la frascatanità della città: dalla sostituzione dei sampietrini in centro a quella dei gradini in pietra sperone della scalinata di Porta Granara. Dai nuovi lampioni ai platani della Porticella. La «polemica dei nasoni» in un momento in cui la maggioranza cerca un rinnovato slancio amministrativo davvero non ci voleva. Mar. Car.

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