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Alemanno scooterista fa gli auguri alla città

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Èstata la giornata dell'orgoglio romano. Il Natale di Roma taglia 2764 anni e coincide con 150 anni dell'Unità d'Italia. Una festa che ne racchiude un'altra significativa per il ruolo di Roma Capitale del Paese. Difficile fare la cifra di questa giornata dai tanti risvolti eppure la città eterna ha dimostrato ancora di essere all'altezza del compito che da circa tremila anni la colloca nel Pantheon della storia. Al primo cittadino fare la sintesi. Per il sindaco la giornata del 21 aprile è cominciata alle 7. Partenza dal Campidoglio su uno scooter. Casco in testa e uova nel bauletto con coccarda giallorossa, Gianni Alemanno ha dato via al tour che lo ha visto «scorazzare» in sella alle due ruote e portare gli auguri dell'Amministrazione ai romani, offrire uova di cioccolato e medaglie di bronzo: in totale 65 uova (due si sono rotte strada facendo) e 15 medaglie). Con lui gli assessori Aurigemma, Visconti e il delegato alla sicurezza Ciardi. Il corteo su due ruote era accompagnato dalle bandiere dei colori di Roma e logo della città. Sindaco e assessori hanno percorso via Cavour, via Merlulana, piazza San Giovanni, via Appia, Re di Roma, piazza Tuscolo, via Gallia, Porta Metronia, via Marmorata e poi piazza Venezia, in un simbolico saluto a tutti gli abitanti. Durante la passeggiata Alemanno non ha "risparmiato" nessuno. Approfittando dei semafori rossi è sceso a salutare gli automobilisti, consegnare uova pasquali e medaglie di Roma Capitale. Lo stesso con gli spazzini dell'Ama, i tassiti e i vigili urbani. In via Matera si è fermato dagli operai di un cantiere. Ha incontrato i carabinieri in viale Aventino. Anche qui uova e saluti. Al Circo Massimo è sceso per chiacchierare con l'edicolante vicino la stazione del metrò, ha proseguito in via Marmorata sostando alla caserma dei Vigili del Fuoco, poi è salito sul bus 280 e fatto gli auguri ai passeggeri. Infaticabile ha raggiunto l'Altare della Patria, deposto una corona e aperto le celebrazioni istituzionali del Natale di Roma. Nell'Aula Giulio Cesare il sindaco dopo aver sottolineato l'importanza dei «due pilastri della città. L'anima laica e quella religiosa che rappresentano il nostro presente e futuro», ha conferito alla presenza del sottosegretario Letta, del ministro La Russa e della presidente regionale Polverini, la cittadinanza onoraria al 1° Reggimento dei Granatieri di Sardegna e all'8° dei Lancieri di Montebello. Ai primi «per il coraggio dimostrato dopo l'8 settembre quando si opposero all'occupazione»; ai secondi «per aver difeso Roma nei tragici giorni del settembre del '43 quando sacrificarono metà dei propri uomini». Nel corso della cerimonia è stato presentato il francobollo celebrativo, la 72ma Strenna dei Romanisti, i premi «Cultori di Roma» e «Certamen Capitolinum LXII» e la medaglia coniata per l'occasione. Nel giorno del Natale di Roma il sindaco ha voluto anche inaugurare l'apertura del Museo della Scuola Romana a Villa Torlonia, con un nuovo allestimento. Ma prima che tutto questo avesse inizio per poi terminare al tocco della Patarina, Alemanno ha voluto incontrare i cittadini. «Ho cominciato portando gli auguri ai lavoratori che ogni giorno si impegnano al servizio della nostra città - ha detto - Oggi si celebra l'orgoglio romano, lo stesso che ho visto negli occhi dei cittadini cui ho rivolto gli auguri». Un senso di appartenenza che tra pregi e difetti, rende fieri gli abitanti della città eterna.

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