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Appello a Letta per Wojtyla

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Alemanno con il cardinale Dziwisz

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Roma ce la farà con l'aiuto del governo. La beatificazione di Wojtyla il primo maggio non è stata proclamata «grande evento» per la richiesta del Vaticano di una festa di «grande austerità» e con l'«accordo di tutti». Ma a Roma arriveranno un milione di pellegrini ed è per questo motivo che entro martedì il sindaco Gianni Alemanno incontrerà il sottosegretario Gianni Letta perché, ha detto da Cracovia: «Abbiamo bisogno anche di un po' di aiuto del Governo». Roma vivrà un assalto, considerando anche il concertone, che si sposa benissimo con «un papa che ha fatto l'operaio, che è stato legato a Solidarnosc e che è sempre stato legato alle problematiche sociali» ha detto Alemanno durante il viaggio ufficiale in Polonia con l'Unitalsi. Il sindaco incontrerà i sindacati e la Camusso. E ci sarà anche la grande mostra con 44 foto sulla vita di Giovanni Paolo II a piazza della Repubblica (aperta dal 29 aprile) in contemporanea con Cracovia, che si prepara ad esporre l'ampolla col sangue di Wojtyla. E il 2 maggio alle 10.30 ci sarà la messa di ringraziamento a piazza San Pietro. «Il "grande evento" non è stato proclamato "con l'accordo di tutti» ha spiegato Alemanno. Tra comune e Vicariato non c'è mai stato dissidio.  La Santa Sede e l'Opera romana Pellegrinaggi si occuperanno dell'aspetto più religioso e dell'organizzazione di alcuni eventi come la veglia del 30 aprile al Circo Massimo e noi dell'accoglienza negli aeroporti, nelle stazioni e in tutti gli accessi alla città». Sul fronte organizzativo saranno allestiti 35 gazebo, punti di accoglienza che verranno coordinati con la Regione e la Protezione civile. A trovare un milione e mezzo di bottigliette di acqua ci ha pensato il Vicariato; il 118 si occuperà della questione sanitaria. Polemiche sui negozi aperti il primo maggio. La Confesercenti ha ribadito il suo no, la Confcommercio ha ricordato che l'ordinanza in arrivo prevede l'apertura facoltativa e non obbligatoria.

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