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«Vizi e sfizi» e «Viva salute» le società intestate al killer

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Eccolele due società in cui Attilio Pascarella, classe 1941, originario di Cassino, figura come amministratore unico. Due imprese che mietono affari in due settori assai diversi. La prima impresa è una sorta di farmacia, dedita al «commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici non soggetti a prescrizione medica, di articoli sanitari e per la prima infanzia». Sede legale in via dell'Acqua Traversa (alla Cassia). Dalle visure storiche, il 29 maggio 2007 al vertice figura un amministratore che cessa dalle sue funzioni il 29 marzo di quest'anno, sostituito proprio da Attilio Pascarella. Nei vari passaggi, si elencano punti vendita in via Luigi Zambarelli (gennaio 2008, Gianicolense), in piazza Roberto Malatesta (stessa data, Prenestino), nel centro commerciale in viale della Primavera (febbraio 2008, Centocelle) e un magazzino aperto a via Albano (febbraio 2010, Tuscolano). A questo indirizzo, allo stesso civico risulta anche un supermercato della società «Vizi e sfizi boat», l'altra ditta nella quale Pascarella ha il ruolo da manager. Anche qui, il copione è lo stesso. All'inizio compare il nome di un amministratore unico e un oggetto sociale: vendita e distribuzione di prodotti alimentari. Nel dicembre 2008 l'imprenditore Roberto Ceccarelli siede sulla poltrona di amministratore unico. Passa un anno e il posto viene occupato da Pascarella. In contemporanea viene aperta una sede in via Pier Luigi Sagramoso (zona Foro Italico). Ma non è finita. Nel marzo successivo, siamo nel 2010, un altro giro di dadi: il capitale sociale sale a 100 mila euro, così distribuiti: 50 mila versati da Pascarella, 45 e cinquemila rispettivamente dagli altri due soci. Il terzetto decide un cambio pelle importante. Dai supermercati, la «Vizi e sfizi» passa a trattare barche: «Costruzione e riparazione navale, nonché compravendita, noleggio e rimessaggio di imbarcazioni». Sede del quartiere genere viale Alessandrino (all'Alessandrino). Alla polizia Attilio Pascarella ha detto di aver ucciso Roberto Ceccarelli perché non lo pagava, non gli dava i soldi che gli spettavano per prestare il suo nome alle società messe in piedi dall'imprenditore. Vero o falso? Il curriculm del presunto killer di via Col di Lana traccerebbe il profilo di una persona che nella sua vita ha avuto le sue occasioni (un negozio di animali alla Magliana), qualche sventura (si è separato) e vizi di troppo: il gioco di azzardo. Fab. Dic.

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