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Caccia ai trasgressori solo in centro storico

Roma, bottiglie in centro

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In centro storico l'ordinanza antialcol si è sentita. I vigili urbani nella notte tra venerdì e sabato hanno battuto palmo a palmo Campo de' Fiori, piazza Navona, Trastevere e Monti. Nelle altre zone calde della notte, invece, si è continuato a bere indisturbati. Per il momento San Lorenzo, Pigneto, Ostiense, piazza Bologna, Testaccio e Ponte Milvio non sono state coinvolte nei controlli a tappeto. Il motivo è semplice. «Le ordinanze al momento sono state notificate ai locali del centro storico ma non a tutti quelli che si trovano nelle altre zone della città - spiega l'assessore Gasperini - ci vuole ancora un po' di tempo perché il quadro sia completo». È per questo motivo che gli «sfortunati» che sono incappati nelle contravvenzioni si trovavano tutti a Campo de' Fiori, Monti e Trastevere. La maggior parte dei passanti non conoscevano il divieto di bere alcol in strada dalle 23 alle 6 del mattino. La maggior parte ha scoperto le nuove regole direttamente nei locali, quando si sono sentiti dire: «Non può uscire fuori col bicchiere». I turisti erano i più sorpresi: nessuno conosceva l'ordinanza. I vigili urbani allora si sono dovuti improvvisare «educatori» e hanno spiegato a tutti le nuove regole. La caccia ai trasgressori è durata tutta la notte. Poco dopo le 23, a piazza Trilussa, i ragazzi seduti sulla scalinata, alla vista degli agenti, hanno subito abbandonato le bottiglie di birra. Il dispiegamento di forze tra polizia, carabinieri e vigili urbani era imponente. Un ragazzo è stato bloccato mentre camminava con un grosso bottiglione di vino in mano. La scusa che ha sfoderato è una delle più gettonate: «Sono uscito di casa con la bottiglia, sto andando a trovare un amico». A due passi da piazza Trilussa, in vicolo del Cinque, un ragazzo è stato multato dai vigili urbani poco prima di mezzanotte: «Che male faccio? Non sono ubriaco. Perché non multate quelli sbronzi nei locali che poi escono e fanno casino?». Il tentativo è stato inutile, la sanzione di 50 euro è stata inevitabile. Anche la birreria «Ma che siete venuti a fa'» in via Benedetta è stata multata. Il titolare era scioccato: «Ho preso una multa perché un ragazzo fermato a piazza Trilussa ha detto agli agenti che aveva comprato la birra qui da noi. E non aveva nessun scontrino per provarlo». Al Pigneto i divieti sono stati praticamente ignorati. I marciapiedi dopo mezzanotte erano invasi di bottiglie di birra. I consumatori «fuorilegge» si accalcavano davanti agli ingressi dei locali. Chi beveva non si faceva problemi: «Per quale motivo non dovrei bere alcolici? Non vedo agenti in giro». Un coro unanime dai proprietari dei locali: «Questa ordinanza ci danneggia». Anche se l'assessore Gasperini si è mostrato più ottimista: «L'ordinanza è stata accettata bene. Ieri sera ero a Campo de' Fiori e non c'è stato nessuno che si è lamentato». Ma in molti non sono d'accordo: «Non è colpa nostra se la piazza non è sorvegliata - dice il gestore del Grill&Cafè in via dei Giubbonari - quest'ordinanza non serve: ci costringerà a vendere di meno e a litigare con i clienti per non farli uscire dal locale». Mentre Alemanno, accompagnato da Gasperini, venerdì sera attraversava Campo de' Fiori, un barista gli ha urlato: «Grazie sindaco, questa è la fine dei locali». Il primo cittadino però ha incassato anche gli applausi di alcuni passanti che lo hanno ringraziato per questa nuova ordinanza. Insomma, c'è chi si dispera e chi gioisce. Di certo, si brinda di meno.

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