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Impiegati e casalinghe «vittime» degli strozzini

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Èla fotografia dell'utente medio che si rivolge all'800.93.93.96, il numero verde antiusura della Provincia di Roma, che dalla riattivazione del servizio all'inizio di febbraio ha registrato 127 contatti, per il 95% dalla Capitale. A presentare i numeri del servizio è stata stamattina l'assessore provinciale alla Lotta all'Usura Serena Visintin, che si è detta «preoccupata» per la situazione emersa. In particolare, per l'assessore «risulta sempre più diffusa la cosiddetta usura del "colletto bianco", con la diffusione di intermediatori e promotori finanziari che mettono in contatto le vittime con le società che emettono prestiti ad alto interesse o che spesso chiedono la cessione del quinto dello stipendio o della pensione». L'assessore provinciale ha poi denunciato che «da due anni c'è una legge ferma in Parlamento per ridisciplinare il reato di usura, il che sarebbe per noi uno strumento molto utile». Anche il segretario nazionale dell'associazione Codici, Ivano Giacomelli ha ricordato «la recludescenza del fenomeno della mediazione usuraia, che avvicina le vittime in luoghi caotici e affollati. Colpisce la famiglia, i percettori di reddito e i piccoli imprenditori e artigiani: si sta impoverendo sempre più il tessuto storico dell'economia italiana».

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