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Vincono i mercati rionali

Gianni Alemanno

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Stop ai nuovi farmer's market e ai mercatini non autorizzati. Il sindaco Alemanno si presenta in piazza del Campidoglio alle 16.30 dopo che per più di un'ora al grido «Alemanno fatti vedere», «Alemanno solo promesse e pochi fatti», oltre 200 operatori aderenti all'Upvad-Confcommercio, con tanto di fischietti e cartelloni con su scritti i vari nomi dei mercati, pretestavano con un sit-in per dire soprattutto basta alla diffusione dei farmer's market, i cosiddetti rivenditori a chilometro zero accusati di «concorrenza sleale». Per loro, spiegano dall'Upvad «arrivano gli incentivi da Comune, Regione e Camera di Commercio, mentre commercializzano prodotti non di propria produzione, ma acquistati altrove, anche dal Car». Il primo cittadino prende in mano il megafono e annuncia: «Manderò immediatamente una lettera ai presidenti dei municipi per bloccare i farmer's market e i mercatini non autorizzati». Poi ammette: «Di questa diffusione incontrollata ne sapevamo poco perché la facevano i presidenti dei municipi». Un lungo applauso interrompe il discorso del sindaco che prende due altri importanti impegni. Il primo, immediato: mettere a disposizione degli operatori un numero unico per segnalare tutte le forme di abusivismo nei mercati di loro conoscenza così da aver «un intervento della polizia municipale». Il secondo impegno, da qui ad un mese, quello di fare un ragionamento complessivo sulle risorse per la riqualificazione della rete mercatale e sui project financing, perché gli operatori sono chiari: «Vogliamo far parte anche noi dei project financing perché conosciamo le esigenze dei mercati», tuona Franco Gioacchini, presidente dell'Upvad. Vittoria su tutta la linea, dunque, per l'Upvad-Confcommercio che ha mandato in prima persona Cesare Pambianchi a «contrattare» con il sindaco e l'assessore al Commercio Davide Bordoni nel primo pomeriggio di ieri. La piazza si placa, ma poi qualcuno avverte: «Torniamo prima di Pasqua per vedere se questi impegni saranno rispettati». Gli operatori arrivati in Campidoglio sono del mercato Trionfale, Cinecittà, Irnerio, Andrea Doria, Monte Mario, Belsito, Valmelaina, Serpentara e tanti altri. Tutti uniti contro i farmer's market e l'abusivismo. «Il Comune deve prendere una posizione chiara nei nostri confronti - lamentava Marcello prima dell'arrivo del sindaco - ci sono troppe problematiche da affrontare e da troppo tempo. Questo sit-in è solo un primo passo, se non saremo ascoltati passeremo ad altre forme di protesta». L'abusivismo è l'altra grande questione. Secondo l'Upvad ci sarebbero almeno il 30% di operatori abusivi a Roma, negli stessi mercati e nelle piazze e vie della città. Ma a cuore dei proprietari dei banchi rionali sta anche la riqualificazione della rete mercatale. Tanti gli esempi. Al mercato Belsito, racconta Daniela, «facciamo le pulizie da soli, mentre i fatturati continuano a scendere, molti banchi chiudono e spuntano come funghi farmer's market e centri commerciali a farci concorrenza». A Monte Mario, fa sapere Sergio, «mancano acqua e fogne. Il mercato è composto da 60 banchi, da tre anni si parla del trasferimento, ma improvvisamente ci dicono che non ci sono più i soldi, mi chiedo dove siano andati a finire». Mose, del mercato Irnerio, punta il dito contro le tasse comunali: «Troppo alte, non riusciamo a pagarle, il settore è in crisi e molti di noi chiudono». Catia, sempre del mercato Irnerio, incalza: «La ventilata ipotesi di aprire nei prossimi mesi 450mila mq di centri commerciali ci terrorizza. Che fine faremo?». Ma anche qui è arrivata la risposta del sindaco: «Abbiamo bloccato l'avanzata di nuovi centri commerciali, quelli che sono in via di costruzione o comunque già costruiti erano stati precedentemente autorizzati».

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