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Bignè e solidarietà Trionfale in festa

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EricaDellapasqua Papà in parata al Trionfale. Una delle fasi più smaglianti della cronaca religiosa quella di ieri per la Basilica di San Giuseppe di via Bernardino Telesio. Dove il 19 marzo, per tutti, non è solo ricorrenza del mese. «Qui la viviamo un po' come festa dell'anno, è un appuntamento con la tradizione che non possiamo perdere», ci istruiscono i residenti. La processione, la banda della Gendarmeria del Vaticano, la festa all'oratorio, la pesca dei volontari dell'Opera Don Guanella, e poi la benedizione della frittella, «al Trionfale niente crema, solo patate come da ricetta originale», il palio della cuccagna ed i fuochi d'artificio, tutti monoliti di una «liturgia festiva» che – alla soglia del centenario della sua fondazione - non conosce defezioni. Ma soprattutto il quartiere s'inchina ai papà. «Ogni anno veniamo qui da Campobasso – i chilometri non pesano per Vincenzo se il 19 marzo fa rima con festa – perché questa è una delle poche chiese che omaggia così bene la tradizione, si coniuga l'aspetto religioso a quello del divertimento». Come Vincenzo tanti altri. Hanno raggiunto Roma da Napoli, da Salerno, c'è perfino Jacques con moglie e figlia: partiti da Parigi per pregare San Giuseppe, torneranno in Francia con una statua del Santo acquistata alla Pia Unione. In strada, in ginocchio in chiesa, al parco giochi della parrocchia: si contavano persone a centinaia. «Per noi del Trionfale questa data è un vero e proprio evento, che soprattutto non dura un solo giorno, durante tutto il mese ci sono celebrazioni ed iniziative a tema – spiega Stefano, tra i volontari dell'Opera Don Guanella – Noi della congrega dei papà ci occupiamo di organizzare la processione cercando di coinvolgere anche i nostri figli, è bene che questa tradizione non si perda col tempo anche perché siamo un punto di riferimento per chi arriva da fuori». Papà tutti d'accordo sullo spirito con cui trascorrere la giornata, anche Franco, «siamo del quartiere, ed ho abituato mio figlio a passare con me questa giornata proprio in questa chiesa» e Marco: «Arriviamo da Roma sud e per me, come papà, è anche un onore vedere che si celebra in questo modo la mia festa».

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