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Il Riesame: Burtone deve restare in cella

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AlessioBurtone, il ragazzo di 20 anni accusato di aver ucciso con un pugno l'infermiera romena Maricica Hahaianu alla stazione della metropolitana Anagnina, ha dovuto ascoltare un altro no secco alla richiesta di poter lasciare il carcere. Ieri, infatti, il Tribunale del Riesame per la seconda volta ha respinto l'istanza di scarcerazione, avanzata dall'avvocato del ventenne, il penalista Fabrizio Gallo. Anche lo scorso 21 gennaio la Cassazione aveva dato parere negativo, confermando la pericolosità dell'indagato e così la misura cautelare emessa il 27 ottobre: il giovane si trova in una cella in isolamento. La battaglia della difesa del giovane non è comunque finita. Tanto che tra tre giorni il legale depositerà in procura la consulenza che dimostrerebbe, secondo quanto sostenuto dal legale di Burtone, che la donna non è deceduta a causa del pugno, ma del comportamento «dei medici omissivo a condizionare negativamente l'evoluzione clinica delle condizioni di Maricica fino al decesso». E quindi, per il penalista, la morte della donna di 32 anni non può essere ritenuta «conseguenza diretta dell'azione di Burtone». Il giorno dell'aggressione, i due avevano cominciato a discutere mentre si trovavano in fila al tabaccaio. Poco dopo il ragazzo e l'infermiera si incontrarono di nuovo, la lite continuò e il giovane sferrò il pugno al volto della vittima. Au.Par.

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