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Preso latitante pedofilo statunitense

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L'altranotte lo hanno arrestato i poliziotti della Squadra mobile. Sequestrati computer, macchina fotografica, hard-disk, telefono Black Berry e varie pen drive che erano in possesso del latitante internazionale. La vicenda è cominciata nell'ottobre di due anni fa. Il tizio viene fermato in Virginia, Stato dove ha sede il quartier generale dell'Fbi. La polizia controlla la vettura. Al volante una minorenne e lui seduto accanto. Dagli accertamenti salta fuori che la giovane è scomparsa dal Michigan l'anno prima. L'americano prova a spiegare che è stato proprio in un hotel di questo Stato che ha conosciuto la ragazza, decidendo poi di proseguire insieme. Gli agenti si insospettiscono. Vogliono vederci chiaro e chiedono all'uomo di consegnare la macchina fotografica per controllare le immagini scattate. Lui si rifiuta, prima farfugliando qualcosa poi dicendo che nell'apparecchio sono custodite alcune foto pornografiche della minorenne. Partono le indagini. Il Federal Bureau of Investigation ottiene un decreto di perquisizione e sequestro dei dispositivi elettronici, trovando materiale pedopornografico: foto e video che riprendevano gli atti sessuali della minore. Il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti ha emesso il provvedimento cautelare contro l'americano ma lui era già sparito, ricercato anche all'estero. L'altra notte il blitz della polizia: ha fermato lo statunitense mentre alla gujida dell'auto trovandolo in possesso dello stesso armamentario, ora messo a disposizione delle autorità d'oltreoceano. Fab. Dic.

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