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A 210 km/h in viale Jonio La festa è finita

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Auto,moto e qualche volta anche mezzi più grandi, sono stati capaci di passare ad almeno a tre volte la velocità massima consentita. Alcuni sensori sono stati piazzati su viale Jonio, fra piazza Talenti e il cavalcavia di viale Adriatico, su via Mario Soldati e su via di Tor San Giovanni. Il monitoraggio svolto per una settimana all'inizio di febbraio è servito a fotografare la situazione in previsione della prima fase del progetto pilota «Dissuadori di velocità Speed Check» approvato dalla giunta municipale e a costo zero per l'amministrazione. Il Quarto sarà il primo distretto cittadino romano a sperimentare il sistema per quattro mesi. «Ci abbiamo pensato parecchio perché la prima impressione della gente sarà quella di un ennesima repressione - dice Fabrizio Bevilacqua, assessore ai Lavori pubblici del IV Municipio - Invece vogliamo fare prevenzione. Appena, con il presidente Bonelli, abbiamo letto questi dati sulle velocità registrate nelle nostre strade, ci siamo spaventati. Non è possibile che ci sia chi sfiora i 190 chilometri orari la mattina fra le 8 e le 9, quando i genitori portano i binbi a scuola e l'attività cittadina riprende». In soli sette giorni di monitoraggio, sono stati registrati 380.154 passaggi di veicoli. Fra il 71 e il 75 per cento delle auto e delle due ruote, viaggiano oltre i limiti consentiti; il 44 per cento dei mezzi va oltre i 61/110 chilometri all'ora (11.881 passaggi, solo su viale Jonio, erano nella fascia 90/oltre 110 km/h). Su viale Jonio una moto ha toccato i 211 km/h alle 23,16, un'auto ha toccato i 189 alle 14,57, un'altra ha raggiunto i 186 km/h alle 8,55. Su via di Tor San Giovanni un'altra macchina ha toccato i 129 km/h alle 6,39, una moto i 112 alle 11,42. Ma di esempi ce ne sono a centinaia. Il sistema «Speed Check», dell'azienda Sipa, che collabora con il Cesiss nel progetto «Noisicuri», è semplice. In un primo momento venti colonnine arancio fosforescente, che si illumineranno nelle ore serali, saranno installate ai margini di alcune strade. Riporteranno l'indicazione del limite consentito e la presenza del controllo elettronico della velocità. Un esempio: sui viadotti dei presidenti fra Talenti e Fidene ne verranno installati otto a un chilometro di distanza l'uno dall'altro. In alcune colonnine si celerà il dispositivo autovelox che verrà cambiato di posto periodicamente. In questo modo gli automobilisti non sapranno mai in quale colonnina si troverà il rilevatore: per tutto il tracciato dovranno osservare il limite massimo previato. «Eviteremo così di tenere immobilizzate alcune pattuglie munite di autovelox – prosegue Bevilacqua – che, vista la penuria di mezzi e uomini, potranno essere sfruttati meglio».

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