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Vu' cumprà scatenati

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La Capitale assediata dagli abusivi

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È una piaga. Si mescola tra le vie dello shopping e intralcia le passeggiate dei turisti. Sconvolge il mercato legale. Si piazza all'uscita del metrò e tra i mercatini di quartieri. È l'abusivismo commerciale. Il fenomeno sociale esisteva con la Giunta Veltroni, che pochi strumenti aveva messo in campo per il contrasto. Ma continua a esistere nonostante le misure varate dalla Giunta Alemanno. Dal centro storico alla periferia si vende merce contraffatta. Sopra un telo bianco o un banchetto di sughero, è un «male» cronico che può attenuarsi ma mai essere eliminato. Eppure il lavoro della polizia municipale è costante. Le norme a contrasto non sono mancate. La squadra di Alemanno ha inaugurato la più grande campagna cittadina contro il falso e a favore dei prodotti made in Italy. Ha firmato l'ordinanza anti-borsoni, che vieta il trasporto di beni e merci in borse e sacchi di plastica che i rivenditori aprono a terra per lo smercio e richiudono al volo alla vista delle autorità. È aumentato il numero di vigili urbani preposti al contrasto. E importanti accordi sono stati stretti con la Guardia di finanza per bloccare la merce alla fonte, dove viene prodotta o smistata. «I gruppi della municipale - spiega l'assessore al Commercio Davide Bordoni - fanno un lavoro importante, iniziando dal Centro, e in sinergia con la finanza. Ma oltre alle azioni sul territorio c'è bisogno di una grande rivoluzione: serve un cambio di cultura. Abbiamo pubblicizzato che oggi si può essere multati non solo se si vende merce falsa ma anche se si acquista. Con sanzioni che vanno da 100 a 7000 euro. Con la finanza, invece, facciamo un grande lavoro di intelligence per controllare meglio porti e aeroporti e soprattutto chi fabbrica». Per Bordoni «il bilancio è positivo rispetto agli anni passati ma deve cambiare il messaggio culturale». Intanto per le strade prosegue l'attività illegale. Anche a causa delle crepe nel sistema giudiziario che non riesce sempre a terminare il lavoro di contrasto sul territorio spedendo in galera chi delinque. Le norme sull'immigrazione non placano la recidività dei criminali, che restano in Italia, e in strada la municipale si ritrova troppo spesso davanti alle stesse facce. Giordano Tredicine, presidente della commissione Politiche sociali, ricorda che intanto l'abusivismo commerciale ha già cancellato 60 mila posti di lavoro in dieci anni. «Una strategia di lotta alla contraffazione deve coinvolgere tutti i soggetti: Prefettura, amministratori locali, associazioni territoriali di categoria e di tutela dei consumatori e forze dell'ordine. Proporrò una mozione in assemblea capitolina per istituire un'unità speciale formata da carabinieri, finanza, municipale e Ama. Metto anche l'Ama perché un aspetto molto importante è la distruzione della merce che viene sequestrata. Ritengo inoltre importante - dice il consigliere Pdl - scovare e chiudere i depositi abusivi che spesso sono vere e proprie centrali di stoccaggio della merce destinata al mercato illegale». Inoltre Tredicine chiede di destinare più fondi ai vigili per i controlli straordinari nelle zone a rischio: «Devo constatare che l'ordinanza anti-borsoni è stata un fallimento visto che il fenomeno esiste come in passato». Smantellarlo è tra la sfide più dure che Roma vuole affrontare.

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