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Salta l'accordo Mercato senza casa

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MarcoCaroni GROTTAFERRATA Tutto da rifare. L'accordo tra operatori del mercato e amministrazione comunale? Azzerato, saltato. Mentre l'area espositiva della Fiera cresce, il mercato settimanale di Grottaferrata cerca ancora una propria collocazione. È stata un'altra mattinata da incubo per la città perché la nuova protesta degli operatori ha quasi paralizzato la circolazione stradale. Alla base della nuova rottura il posizionamento dei 17 banchi che, inizialmente destinati al corso del Popolo, sono stati poi spostati nelle vie attigue: troppo nascosti per fare buoni affari. E così, in segno di solidarietà, tutti i circa 180 operatori hanno scelto - per il secondo lunedì consecutivo - di incrociare le braccia e di recarsi in Comune per protestare. All'origine della nuova agitazione, però, c'è anche l'annullamento dell'accordo faticosamente raggiunto nella scorsa settimana: tutto da rifare, si diceva, perché gli uffici comunali hanno bocciato quanto proposto dall'Amministrazione e accettato dagli operatori. «A quanto pare - dice Luigi Lucatelli, dell'associazione Aree pubbliche Castelli romani - la soluzione di disporre i banchi lungo viale San Nilo e parte di via Roma è stata alla fine ritenuta inattuabile perché creerebbe eccessivi disagi alla città. E noi adesso come facciamo? Dove ci mettiamo?». La fumata bianca di qualche giorno fa ha nuovamente cambiato colore; ad aggravare la situazione, ieri, anche l'assenza del sindaco Mori e dell'assessore competente, Guerisoli. Gli operatori che si sono presentati a palazzo Consoli sono stati ricevuti dal segretario comunale che ha fissato per domani mattina un nuovo incontro tra commercianti e amministrazione. «Vogliamo una soluzione definitiva - dicono Claudio Cusano dell'Ancap e Nino Capurso, uno degli esercenti del mercato di Grottaferrata - perché questa è una situazione che ci danneggia molto». La polemica è strisciante anche sulla presunta concessione gratuita, nell'ambito della Fiera, agli operatori del verde e del libro. «Noi tutti insieme - dice Lucatelli - versiamo 90mila euro all'anno nelle casse comunali per l'occupazione di suolo pubblico». La convivenza tra Fiera e mercato settimanale appare ormai impossibile. In qualche modo, però, in attesa di realizzare un polo fieristico fuori dal centro, bisognerà trovare una via d'uscita.

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