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Chiara Rai MARINO «Compri la cicoria appena colta e la cucini per pranzo?» chiede il verduraio Felice alla signora Anna.

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Idue si conoscono da trent'anni e ieri mattina si sono ritrovati all'apertura del nuovo mercato delle erbe, nel cuore del centro storico di Marino. Già alle sette del mattino largo Oberdan si è animato di tante persone: «Non succedeva da tempo - ha osservato Mary - i prodotti della terra scacciano la crisi». Banconi ordinati e colorati dalle verdure appena colte dai coltivatori locali che vantano un mestiere antico. E mentre i verdurai imbustano per le signore i carciofi, gli agretti e i broccoletti, fanno vedere le proprie mani, come quelle di Riccardo, che raccontano sessant'anni di lavoro per i campi. «Non c'è giocoliere, negozio originale o alla moda che tenga - osserva Ludovica Iarussi, dirigente comunale allo Sviluppo Economico - contro l'efficacia di un mercato per rilanciare il turismo». Il Comune ha scommesso sulla tradizione, sui banchi di verdura fresca, presenti per l'intera settimana, facendo rivivere nel presente un'iniziativa che porta un proprio timbro d'identità. «Il design del mercato è esteticamente riconoscibile - dice l'architetto Luca Palmisano - ma sempre con un richiamo al classico bancone». Il sindaco Adriano Palozzi, a suo agio in mezzo alla gente, ha esclamato soddisfatto: «La piazza è piena, c'era bisogno di più colore e genuinità e i nostri prodotti locali ne sono l'emblema».

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