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Picchiato dai coetanei assieme ai papà

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Èper questo che è stato preso a calci e un pugni un adolescente di 15 anni. Picchiato da un branco di ragazzi di poco più grandi di lui. Ma la cosa peggiore è che al raid hanno partecipato anche gli adulti. I carabinieri della Compagnia Roma Eur hanno chiuso il cerchio intorno a sei dei responsabili dell'aggressione al giovane ragazzo di etnia rom avvenuta lo scorso 28 febbraio nei pressi di un negozio di tatuaggi del Quarticciolo. Il giovane rom, nato nella Repubblica Ceca, da padre slavo e madre ceca, è perfettamente integrato nel contesto sociale del quartiere. L'indagine, scattata subito dopo i fatti, ha portato i militari sulle tracce di personaggi del quartiere, di età compresa tra i 16 ed i 51 anni, alcuni dei quali già conosciuti alle forze dell'ordine, sul conto dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza circa il loro coinvolgimento nel raid di fine febbraio ai danni del 15enne. Messi alle strette, i sei, tra cui anche due minorenni di 16 e 17 anni, hanno ammesso le proprie responsabilità davanti ai carabinieri e sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria che dovrà essere convalidato. Alla base del grave gesto la voglia di vendicare una vecchia lite scaturita per futili motivi qualche mese fa tra due gruppi di giovani durante una festa di quartiere. Gli opposti schieramenti comprendevano da una parte alcuni dei fermati, dall'altra il 15enne aggredito ed alcuni suoi amici. Gli arrestati maggiorenni sono stati associati al carcere di Regina Coeli mentre i due minorenni sono stati accompagnati nel Centro di Prima Accoglienza di via Virginia Agnelli. Rimarranno tutti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di fronte alla quale saranno chiamati a rispondere dei reati di rapina e lesioni personali in concorso. L'indagine dei Carabinieri proseguirà alla ricerca degli altri componenti del branco.

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