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LA POLEMICA

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Peril sindaco Gianni Alemanno, ad esempio, è stata l'occasione di ribadire che «se in questi anni l'universo femminile ha fatto passi avanti e conquistato più spazio nella società» è stato «grazie più al centrodestra che al centrosinistra» e cioè «per le iniziative concrete realizzate dal nostro governo». La stoccata in relazione a «una certa strumentalizzazione della sinistra» sui recenti casi di stupro nella Capitale ha prestato il fianco all'opposizione per riparlare delle quote rosa non rispettate nell'ultimo rimpasto di giunta dove «il sindaco Alemanno che continua a parlare tanto di donne - come ribadito la consigliera Monica Cirinnà del Pd - su 12 assessori è riuscito a nominare solo una donna. Addirittura riuscendo a far peggio della sua prima giunta quando già ne aveva nominate solo due». Sulla questione c'è un ricorso al Tar del gruppo dei Verdi: la sentenza è attesa per il 9 marzo. Nel mirino pure il consiglio regionale. «Ricordo a Renta Polverini che alla Regione Lazio il centrosinistra ha eletto due donne, il centrodestra soltanto una». A onor del vero prima che il Milleproprghe escludesse la Capitale, il sindaco Alemanno aveva ammesso che la questione della scarsa rappresentanza femminile in Giunta era ancora aperta. In fondo la sinistra, ha commentato il consigliere il delegato alle Pari Opportunità di Roma Capitale, Lavinia Mennuni, fa finta di non vedere che lo scarso numero di donne elette riguarda tutti, anche il Pd. Insomma la partita delle pari Opportunità, in politica, è ancora tutta da giocare.

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