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Giovane stuprata a Porta Pia Fermati tre ragazzi somali

Una stanza nell'ex ambasciata somala di via dei Villini a Roma

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Una ragazza italiana di circa 18 anni, di origine croata, ha denunciato di essere stata stuprata da tre uomini all'interno di un edificio abbandonato dell'ex-ambasciata somala, in via dei Villini, a pochi passi da Porta Pia. La ragazza, intorno alle 23 di ieri sera, ha chiesto aiuto in strada a una passante che ha chiamato il 113. A quanto si apprende la giovane, in lacrime, era su via Nomentana poco distante dal luogo del presunto stupro ed era seminuda, senza pantaloni. La giovane è stata poi trasportata all'ospedale Umberto I. Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra mobile della Questura. La polizia ha fatto irruzione nell'edificio sperando di sorprendere i presunti aggressori che al momento sono ancora ricercati. A quanto ricostruito dagli investigatori, la 18enne era uscita di casa dopo una discussione con i genitori e in zona Termini ha conosciuto un ragazzo di colore. La ragazza,che probabilmente ieri sera aveva bevuto qualche bicchiere di vino, l'avrebbe seguito nell'edificio dove successivamente sarebbero arrivati gli altri due. La giovane avrebbe raccontato che gli aggressori erano stranieri.   FERMATI 3 SOMALI Tre somali sono stati fermati dagli agenti della squadra mobile di Roma perchè ritenuti responsabili dello stupro avvenuto ieri sera all'interno dell'ex ambasciata della Somalia, in Via dei Villini, nei pressi di Porta Pia. Al momento i tre fermati si trovano negli uffici della Questura di Roma. «I somali sono tutti in questura dove è in corso la loro identificazione. L'ambasciatore somalo e le persone oggi presenti hanno detto che per loro sono dei delinquenti». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine del vertice a palazzo Valentini con il prefetto Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei Carabinieri Maurizio Mezzavilla, l'ambasciatore somalo e il delegato alla sicurezza del sindaco Giorgio Ciardi, sullo stupro di gruppo ai danni di una giovane italiana avvenuto la scorsa notte nella sede della ex ambasciata somala in via dei Villini a Roma. Quanto al controllo dell'edificio, il sindaco ha sottolineato che «l'extraterritorialità non significa permettere che possano avvenire reati in quella realtà. Non può essere una foglia di fico dietro cui nascondersi».   LA TESTIMONIANZA «Ero al primo piano quando in tanti abbiamo saputo quello che era successo: c'è stata una lite perchè alcuni di noi volevano avvisare la polizia e altri no. Alla fine mi pare sia stata contattata. La ragazza è scappata in lacrime dall'edificio lasciando sul posto i suoi pantaloni. Lo stupro è avvenuto al piano terra, in quella che una volta era la sala delle conferenze dell'ambasciata». A raccontare gli attimi subito dopo lo stupro della giovane di 20 anni a Roma è stato uno dei somali che ieri si trovava sul posto dove è avvenuta la violenza, nell'edificio dell'ex ambasciata somala. «Forse i colpevoli dell'episodio sono da cercare tra i soliti pericolosi - ha aggiunto -, gente che noi abbiamo sempre isolato, sono circa una decina».   TERZO CASO IN POCHI GIORNI - Con la violenza denunciata ieri sera a Roma, salgono a tre gli stupri avvenuti nelle ultime due settimane nella Capitale. Il 15 febbraio una turista americana di 27 anni, originaria della California, in vacanza a Roma, viene violentata all'interno di una cabina elettrica a Villa Borghese. L'aggressore, viene identificato e rintracciato dalla polizia il giorno successivo: I.P.J., 29enne romeno in Italia senza fissa dimora, viene sottoposto a fermo di indiziato di delitto di violenza sessuale. È la stessa turista americana ad aver accompagnato i poliziotti sul luogo e a identificare sul posto il suo stupratore. Il 19 febbraio: una ragazza spagnola di 23 anni denuncia di aver subito una violenza sessuale la notte tra il 18 e il 19 febbraio in via San Sebastianello, nei pressi Trinità dei Monti, nel pieno centro di Roma. La giovane racconta alla polizia di essere stata aggredita e trascinata da due uomini tra due automobili in sosta e di essere stata stuprata da uno di loro. Sul caso indaga la Squadra Mobile di Roma.     

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