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Non bastano strade nuove

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AnnaLaura Consalvi TIVOLI Pronti a bloccare il cantiere che porta alla sospirata riqualificazione. Parliamo dei cittadini della di via dei Laghi, preoccupati per la realizzazione dei contratti di quartiere, i lavori di riqualificazione da otto milioni di euro che riguardano Tivoli Terme e le case popolari di Borgonuovo. Per questo dopo aver inviato una lettera al sindaco di Tivoli Sandro Gallotti per chiedere un controllo al fine di verificare la conformità degli interventi con il piano regolatore e il piano particolareggiato del Comune, sono pronti anche alle barricate. «Vogliamo sapere se i lavori si stanno svolgendo nel rispetto delle regole - dice Angelo Dominici - In questa zona ci vivono più di cinquecento persone che aspettavano questi lavori da tempo e ora si ritrovano con una situazione addirittura peggiorata». I residenti puntano il dito contro la larghezza delle strade, che partono da sei metri e trenta, centimetro alla mano, per restringersi fino a quattro metri. «In fondo alla strada dei Laghi c'è un deposito di mezzi pesanti, se ne esce uno non passa più nessuno», continuano. «Inoltre i marciapiedi sono troppo stretti: passeggini e carrozzine non entrano. Non hanno neanche messo il cartello che indica i lavori». Immediata la replica del direttore dei lavori e progettista, l'ingegner Bianco: «Noi dobbiamo riqualificare e non fare strade da zero. Nel progetto si parla di una larghezza di sette metri ma per strade da realizzare, non per quelle già esistenti». E sui marciapiedi aggiunge: «Sono larghi 90 centimetri, quindi abbiamo rispettato la normativa, l'unico neo è la mancanza del cartello ma stiamo provvedendo». Lunedì comunque una task force di progettisti e ingegneri arriverà sul «luogo del delitto» per risolvere eventuali problemi e per vedere come rimuovere i lampioni, rimasti al centro dei nuovi marciapiedi. Precisazioni intanto arrivano anche dal Comune di Tivoli. «Questi interventi riqualificano solo quello che è già esistente, il resto si farà dopo quando ci sarà un nuovo piano regolatore», afferma Franco Poggi, assessore ai Lavori Pubblici. Quella dei contratti di quartiere è una storia che nasce da lontano: il finanziamento, completamente a carico dello Stato, per marciapiedi, manto stradale e illuminazione è stato ottenuto dal Comune nel 2005, mentre la gara d'appalto è stata affidata lo scorso anno sotto la gestione del commissario prefettizio, che ha guidato il Comune dopo la caduta dell'amministrazione Baisi. Il cantiere, affidato ad ottobre 2010, ha aperto i battenti qualche giorno fa.

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