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Erica Dellapasqua Buche: l'emergenza continua.

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Ilrecente maquillage, a giudicare dalle condizioni in cui versa l'asfalto di centro città ed hinterland, insomma non sembra aver neppure arginato un problema che, tutti ormai, definiscono cronico. Una rapida ricognizione dei percorsi da bollino rosso ci conduce nuovamente in via Matteotti, via Buonarroti e via Sabatini: asfalto come pasta frolla, frammenti di bitume ovunque, buche profonde diversi centimetri. Ancora più compromesso, se possibile, il quadro in viale della Vittoria e viale Lazio. Un'eredità pesante con cui fare i conti quella delle strade-groviera, non solo in termini di malcontento degli automobilisti, costretti ogni giorno a cimentarsi in improbabili gimkane, ma anche sotto il profilo economico. Ogni giorno, infatti, per il «capitolo buche» giungono in amministrazione almeno 2 richieste di risarcimento danni, in netto aumento – ci confermano dagli uffici – rispetto agli anni passati. La media annuale si aggira intorno alle 100 pratiche, il 30% delle quali – di un importo generalmente inferiore ai 3mila euro – viene liquidato dall'assicurazione del Comune a favore dell'automobilista. «L'amministrazione ha stanziato 6 milioni di euro per la manutenzione stradale – ammettono dal Comune – purtroppo però, quest'anno, il maltempo non ci ha aiutati, la pioggia non ha reso facili i lavori. Effettivamente alcune strade da poco rimesse a nuovo, come viale Lazio e via Matteotti, presentano ancora delle difformità, ma sono già in corso interventi tampone. La nostra azione, in ogni caso, non è terminata, abbiamo anzi in programma di intervenire a Borgata Aurelia, Campo Oro e San Gardiano». Sarà, nel frattempo però c'è anche chi brinda. Gommisti e carrozzieri, per esempio, che mai come quest'anno possono giocare la parte dei «miracolati» della crisi. Il grazie implicito, con buona pace degli automobilisti, va al Comune. «Nei giorni di pioggia arriviamo a fare 10 preventivi – conferma Salvatore dalla Civitagomme – i problemi principali sono gli pneumatici che spesso scoppiano e i cerchioni piegati». Gli affari vanno a gonfie vele anche per Tirreno Gomme. «Abbiamo in media almeno due casi al giorno – spiega Gianluca - e tra addetti ai lavori spesso è battaglia al preventivo più conveniente». Per l'autocarrozzeria Baccelli «ci si rivolge a noi di solito per danni più ingenti – spiega Massimo - ora abbiamo un'auto col sottocoppa spaccato a causa di un sanpietrino saltato ed un'altra col paraurti rotto, un tombino sopraelevato si è alzato durante un acquazzone». Insomma le buche restano. E il Comue... paga.

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