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«Mi descrisse le parti intime dell'orco»

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Èquesto il racconto shock che una delle bambine dell'asilo di Rignano Flaminio avrebbe fatto alla madre, stando almeno alla deposizione resa ieri dalla giovane donna in aula al Tribunale di Tivoli nel processo contro i cinque imputati (tre maestre, un autore tv e una bidella) accusati di abusi sessuali ai danni dei 21 alunni dell'istituto Olga Rovere. «Mia figlia un giorno iniziò a descrivermi i particolari anatomici, ovviamente con i suoi termini», ha raccontato la madre, assistita dal legale Mirko Mariani. «Particolari poi puntualmente riscontrati nel corso delle indagini effettuate», aggiunge Mariani alla fine dell'udienza-fiume durata sette ore. Una rivelazione però rigettata in toto dagli imputati: «È tutta una bufala», ha liquidato laconicamente la questione la maestra Marisa Pucci a fine udienza. In aula, invece, la maestra Pucci ha chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee in merito alla presunta Casa degli orrori indicata dai bambini, ribadendo di non avere alcuna abitazione di campagna, ancora in costruzione. Nessuna dichiarazione, invece, da parte degli altri due imputati presenti in aula, i coniugi Gianfranco Scancarello e Patrizia Del Meglio, che alle 13 hanno abbandonato il palazzo di giustizia tiburtino, dove hanno deposto altri tre genitori degli alunni. Testimonianze però contestate dai legali della difesa. «Oggi - ha commentato l'avvocato Roberto Borgogno, difensore dei coniugi Scancarello - abbiamo avuto una madre che ha detto che per lei è credibile tutto ciò che le ha detto la figlia, compreso che la bambina abbia riconosciuto in foto il leader politico europeo dei Verdi Daniel Cohn-Bendit, dandolo come presente a casa della maestra Patrizia. I carabinieri hanno ovviamente appurato che non vi era alcun legame». La prossima udienza, il 21 marzo, sarà il turno di un'altra coppia di genitori.

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