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Preso dalla Mobile latitante camorrista

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Unasotto il cuscino. Lo cercavano da sette anni e, quando lo hanno trovato, lui ha esclamato: «Facciamola finita, sono Emilio Tancredi». Il latitante sessantacinquenne, pur mantenendo i suoi interessi a Torre del Greco, si era trasferito nella capitale agli inizi degli anni '90 per sfuggire alla guerra di camorra scoppiata tra il «clan dei Gargiulo» ed il «clan dei Mennella», entrati in contrasto tra loro e culminati anche con l'uccisione di diversi affiliati. La Mobile ha arrestato l'uomo in un anonimo appartamentino a Talenti, dovev viveva sotto falso nome. Colpito da ordine di esecuzione per una pena residua di 5 anni per traffico internazionale di stupefacenti, è stato rintracciato ieri mattina dagli agenti, che hanno sequestrato anche tre pistole automatiche, una dotata di silenziatore. Dalla Capitale Tancredi ha instaurato rapporti con alcuni rappresentanti del clan Alfieri, con Ciro Mariani e con esponenti del clan di Michele Zaza. Queste nuove «protezioni» gli hanno permesso di continuare a controllare i suoi illeciti affari, che andavano dal traffico di droga, al taglieggiamento di commercianti di corallo di Torre del Greco. Cinquantuno persone, invece, sono state arrestate, principalmente per furti, scippi, borseggi, rapine, ricettazione, truffa, spaccio di droga, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. Gli arresti sono stati eseguiti grazie anche all'intensificazione dei servizi preventivi messi in campo per garantire ai cittadini di Roma e Provincia più sicurezza. Sono 11, invece, gli arresti per spaccio effettuati dai militari con il sequestro di decine di dosi di droga di vario genere e centinaia di migliaia gli euro, tutti provento dell'illecita attività.

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