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Evasori, frodi e arresti Il 2010 della Finanza

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Sonole due categorie che nell'elenco dell'attività 2010 della Guardia di finanza del Lazio hanno registrato il maggiore aumento. I dati sono stati presentati ieri alla presenza del comandante regionale Filippo Ritondale. Nel dettaglio, sono stati controllati 13.625 soggetti economici. Di questi 1.177 sono risultati evasori totali, "fantasmi": lo scorso anno erano 1.057, con un incremento di oltre un 11%. In denaro, oltre 7.197 milioni di euro di reddito sono stati sottratti a tassazione (con un aumento di circa il 25% rispetto i 5.200 milioni nel 2009) e di quasi 1.330 milioni di Iva non pagata. Legati agli importi sfuggiti al fisco ci sono 937 persone denunciati per reati tributari, dei quali 11 arrestati. I risultati più consistenti in termini di recupero a tassazione si devono all'indagine sui «grandi fenomeni evasivi». Economia sommersa dove regna l'evasione fiscale internazionale, cioè persone e società che portano all'estero i loro soldi, nei paradisi fiscali. Poi ci sono le frodi Iva, tra cui le cosiddette «frodi carosello»: imprese nazionali acquistano beni all'estero facendole transare su società fantasma che al momento della cessione della merce all'impresa reale dovrebbero pagare le tasse ma non lo fanno. Nel comparto tributario al setaccio sono finite le attività commerciali. Sotto la lente della Finanza il rilasciato di ricevute fiscali e l'uso di registratori di cassa. In totale i controlli sono stati 47.312. L'attenzione degli investigatori si è concentrata anche nel settore dell'imposizione sugli oli minerali, con 1.265 tonnellate di prodotto sequestrate (con un incremento del 287% rispetto all'anno precedente). Nel complesso sono stati accertati danni all'Erario per 311 milioni di euro (con un incremento del 40% rispetto al 2009), e segnalate 391 persone alla Corte dei conti.

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