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Abusi su minori Il pm chiede 18 anni per don Ruggero

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.È la richiesta di condanna fatta ieri dal pm Francesco Scavo per don Ruggero Conti, ex parroco della chiesa della Natività a Selva Candida, accusato di aver abusato sessualmente di sette bambini tra il 1998 e il 2008. I piccoli protagonisti di questa vicenda giudiziaria erano tutti stati affidati dalle famiglie all'oratorio della Capitale e ai campi estivi gestiti da don Ruggero. Ma nel corso del processo sono emerse testimonianze che raccontavano di abusi avvenuti anche a Legnano, dove lavorava come insegnante di educazione sessuale più di vent'anni fa. La convergenza di tante testimonianze, rilasciate dai ragazzi romani e di Legnano, in occasioni diverse, in luoghi e tempi diversi, ha fatto arrivare il pubblico ministero a una sola conclusione: «I fatti di cui è imputato Ruggero Conti sono gravissimi e si sono verificati negli anni, con criterio di serialità e dimostrando una speccata propensione all'abuso». Il pm Scavo ha ripercorso le testimonianze dei ragazzi, sottolineandone l'attendibilità: «Siamo in presenza di elementi tali da non avere alcun dubbio». Ma come poteva un uomo accusato di tali orrori avere tanto successo nell'attività pastorale? «Don Ruggero è un uomo carismatico - spiega il pm -, un punto di riferimento paterno e tutti concordano nell'avere per lui stima e affetto. Era un benefattore». Insomma, il prete era effettivamente un uomo che ha fatto molto per il prossimo. E di sicuro non aveva l'aspetto e l'atteggiamento dell'orco. «Ma ciò non è rilevante ai fini del processo - dice Scavo -, anzi l'atteggiamento che doveva tenere per stare tra la gente era proprio quello contrario all'orco». I giovani abusati, inoltre, appartenevano a famiglie disagiate, erano deboli, con caratteri fragili. Tutto questo, secondo l'accusa, faceva parte di un preciso disegno messo in atto da don Ruggero.

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