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De Lillo in piazza contro il rimpasto

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Lotsunami del rimpasto di giunta voluto dal sindaco Alemanno si sta insomma abbattendo sul centrodestra capitolino, nel quale è ancora aperta la ferita della mancata presentazione della lista Pdl alle regionali dello scorso anno. A parlare di una «questione romana» è il senatore Stefano De Lillo, fratello di Fabio, assessore capitolino all'Ambiente fino a 15 giorni fa. «Le ultime scelte effettuate dai coordinatori del Pdl locale e dal sindaco Alemanno nella composizione della nuova giunta, hanno mortificato consenso, storia e merito di storici esponenti Pdl - ha sottolineato il senatore, riferendosi al fratello, tra i più votati a Roma -. Va pertanto aperta nle partito una "questione romana", realtà dove il concetto di democrazia, rispetto del voto e diritto alla rappresentanza sono stati ancora una volta calpestati». Non solo. L'esponente Pdl pone l'accento su una realtà forse troppo sottovalutata: «Roma sta diventando terreno di scontro delle correnti che stritolano lo spirito del Pdl e uccidono qualunque militanza. Dove sono i circoli, i club, le assemblee con la base? Che fine hanno fatto i dipartimenti e quali documenti producono? In quali sedi si concordano obiettivi e strategie? Perché il rimpasto di giunta è stato fatto a notte fonda in una riunione segreta? Sulla base di queste considerazioni ho deciso di organizzare una manifestazione per rilanciare lo spirito di partecipazione del Pdl, il valore della militanza e del voto popolare nella scelta di eletti e coordinatori di partito». E intanto Fabio De Lillo sottolinea il dato di Legambiente sullo smog che vede Roma quarta nella classifica delle città per la qualità dell'aria. «Negli ultimi 3 anni c'è stata una diminuzione del 70% di sforamenti delle polveri sottili - ricorda De Lillo - alla luce di questi ulteriori risultati record si comprende ancora meno la scelta di Alemanno di togliermi dalla sua giunta». S.N.

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