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Quasi quasi mi prendo un autista

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Caos sugli aumenti delle tariffe taxi

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L'autista in giacca e cravatta ferma il motore. Scende e vi apre lo sportello. Voi vi accomodate su un confortevole sedile in pelle. Accanto c'è il telefono. Il conducente a noleggio vi chiede se preferite qualche tipo particolare di musica. E via: partenza centro storico, destinazione aeroporto di Fiumicino. Costa più di un taxi? La risposta è no. Anzi, con le nuove tariffe approvate dal Campidoglio, scegliere l'ncc invece del taxi conviene. Basta confrontare le tariffe. Attualmente una corsa taxi dall'aeroporto al centro (all'interno delle Mura Aureliane) e viceversa costa 40 euro. Con i nuovi prezzi approvati dalla Giunta che aspettano solo di entrare in vigore si pagheranno 45 euro. Se invece si prenota un ncc, ad esempio dalla società NccRoma, per lo stesso tragitto si pagano 40 euro. Cinque euro in meno rispetto alle nuove tariffe taxi. E il prezzo scende a 35 se dall'aeroporto si va a Roma sud: Spinaceto o Torrino. Anche gli spostamenti da Ciampino alla città offrono vantaggi. Con le nuove tariffe in taxi si pagano 35 euro. Sono molti gli ncc che in città offrono lo stesso prezzo, sempre 35 euro. Certo, il noleggio con conducente va prenotato in anticipo mentre i taxi si trovano nelle aree a loro riservate e sono contattabili in pochi minuti per telefono. Ma con un ncc spesso si può risparmiare e avere un servizio personalizzato 24 ore su 24. Anche cambiando tragitto la sostanza non cambia. Da Prati all'aeroporto, o dal Flaminio all'aeroporto, con un ncc si spendono 45 euro. Cambiando società i prezzi restano uguali. C'è pure chi applica tariffe inferiori. Come la Ncc Roma Topservice, dove si può prenotare una berlina tra il centro e l'aeroporto a 38 euro. Le nuove tariffe taxi prevedono un prezzo fisso da Roma a Civitavecchia: 120 euro. Alcune società ncc, invece, offrono lo stesso servizio a 110 euro. Ovviamente l'ncc è un servizio inutile per brevi spostamenti, ma nelle tratte lunghe ha i suoi vantaggi. Il taxi, eccetto le tariffe fisse per gli aeroporti, con le modifiche apportate dal Campidoglio, prevede un aumento del costo per i percorsi brevi (fino a 5 km), nessun cambiamento per i tratti intermedi (tra 5 e 35 km) e una diminuzione per quelli più lunghi (oltre 35 km). La differenza sta nei percorsi per gli aeroporti e per i grandi spostamenti in città. Con l'ncc si conosce in partenza quanto si spende (tra i 35 e i 60 euro) e molto spesso conviene. Intanto, le associazioni dei consumatori hanno scritto al sindaco Alemanno chiedendo di rinominare la commissione dei saggi chiamata a pronunciarsi sugli aumenti dei taxi per «conformarli alle norme sulla concorrenza che, come sottolineato dall'Antitrust, sono state violate». Una pronuncia, quella dell'Autorità, che ha fatto infuriare il consigliere Pdl Maurizio Berruti: «Il servizio taxi non è a libero mercato» e l'associazione Assodemoscoop: «Le tariffe sono a prezzo amministrato, l'Antritust faccia un passo indietro». Lo scontro è appena iniziato.

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