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Ginecologi in trasferta

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Eieri, per scongiurare la chiusura del reparto del «Parodi Delfino» di Colleferro (dove sono rimasti solo 3 ginecologi più uno part-time), per coprire i turni sono stati inviati 3 specialisti dall'«Angelucci» di Subiaco. Un prestito che ha mandato subito in apprensione i comitati civici della Valle dell'Aniene, subito auto-convocati in assemblea permanente al Comune di Subiaco per il timore di un'imminente chiusura del reparto. «Togliere i ginecologi - teme Antonio Lollobrigida del Tribunale per i diritti del malato - equivarrebbe di fatto al primo passo del temuto smantellamento della sede di Pronto soccorso del nostro nosocomio». Ma la direzione dell'Asl RmG smentisce con nettezza la chiusura del reparto. L'«Angelucci», al pari del «SS. Gonfalone» di Monterotondo, è però destinato a perdere quel reparto, insieme al 90% dei posti letto per acuti, dal prossimo mese di ottobre. Ad aprile arriverà invece il taglio degli 11 posti letto di day hospital nella Casa della Salute di Palombara e, a Giugno, i 12 nell'ex presidio di Zagarolo. E i restanti 3 ospedali si dibattono tra le carenze: a Palestrina la mancanza di 2 ginecologi, oltre alle ostetriche e gli infermieri, sta ritardando il trasferimento della sala parto nel blocco operatorio realizzato nella nuova ala dell'ospedale. E la stessa emergenza di Colleferro rischia di ripetersi anche a Tivoli (dove analogamente mancano 3 ginecologi) e a Monterotondo (meno 2).

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