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Da fioraio del Roseto a venditore abusivo

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Preparavala corona di fiori da posare sull'Immaciolata l'8 dicembre. Molte delle rose in mostra alla festa all'Aventino le portava lui. Quando il Pontefice partecipava ad eventi nella Capitale era sempre lui che creava le composizioni. Un importante giro d'affari per un fioraio che lavorava con il Comune di Roma, che da due anni invece non riesce più a ritirare neanche un libretto degli assegni in banca. Il motivo? Il Campidoglio non gli vuole pagare il conto: ben 119 mila euro per i fiori e le piante che gli ha consegnato. Una richiesta che però l'Amministrazione respinge al mittente, sostenendo che nei loro uffici non c'è alcun documento che dimostri che il fioraio abbia consegnato le piante al Comune. E quindi non deve pagare nulla. Una risposta che ha convinto Giovanni Valle, di 60 anni, a rivolgeri alla magistratura lo scorso 29 novembre per chiedere giustizia. Il fioraio, ad della società «I fiori di Valle», dal 2006 al 2008 ha fornito al Comune, dipartimento X, Politiche ambientali e del Verde Urbano, IX U.O. Servizio Giardini, un rilevante numero di piante. «Durante lo svolgimento del contratto - si legge nella denuncia - pur essendosi esaurito il plafond stabilito dal contratto, la mia società ha continuato a fornire fiori consegnandoli al Dipartimento. Imprevedibilmente, però, nonostante le mie consegne avvenissero con il benestare dei referenti presso la struttura, il Comune ha sospeso unilateralmente i pagamenti, lasciando scoperta la somma di 119.612, 32 euro». L'Amministrazione ha poi risposto al fioraio che non erano stati trovati gli atti autorizzativi delle consegne nè i documenti «attestanti l'entità delle stesse». Non vedendo alcuna via d'uscita, Valle il 15 luglio si è anche incatenato con i suoi dipendenti davanti al Campidoglio. Gli è stata pure prospettata la possibilità che possa essere stato raggirato. Ma dove sono finiti allora i fiori? Una volta consegnati sono stati deviati verso altre destinazioni? Una risposta la potrà dare solo l'inchiesta della procura. Ma intanto a Valle è stata sospesa dal Comune la ditta dalle attività presso il mercato in via Trionfale per morosità.

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