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Giuseppe Grifeo Qualità innanzitutto e prodotti nazionali in prima fila.

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Aimercati rionali di Casal de' Pazzi (V Municipio), Val Melaina (IV) e piazza Gimma (II Municipio), la voce è unanime. Comparando i prezzi sembra proprio che qeulli più bassi per l'ortofrutta siano nel mercato del distretto di Monte Sacro. Per la Carne conviene di sicuro la struttura di Casal de' Pazzi. «Sì, è vero. La gente vuole prodotti ottimi e dobbiamo accontentarla stando attenti ai prezzi», dice Antonio Lo Cicero, dalla sua postazione di frutta e verdura al Mercato di Casal de' Pazzi, fra viale Kant e via Locke. «Le quotazioni potranno variare in questi giorni, soprattutto per questioni atmosferiche e gelate – aggiunge – Per esempio, oggi il broccolo romanesco e le zucchine romanesche saltate in su di un euro. Comunque nel rilevare i prezzi si deve tenere conto dei calibri, della classificazione dei prodotti. I più gettonati per le feste, arance e clementine, ananas, carciofi Violetto di Sardegna, qualità ottima, il broccolo romanesco». Passiamo al bancone della carne di Enzo Di Domenico: «Quest'anno non ci si capisce nulla, la gente è frastornata e si organizza all'ultimo momento. Cerchiamo di fare concorrenza con i prezzi, si lavora tanto ma non c'è più il ritorno di una volta. I tagli preferiti? Bollito, l'arista di maiale che sta sostituendo i più costosi arrosti di bovino. L'abbacchio è in calo fra le preferenze». In IV Municipio, il Mercato di Val Melaina in via Conti, è una struttura più grande, le voci si accavallano, ma primeggia quella di Angelo Gentile: «Questo è il miglior mercato di Roma, abbiamo prezzi invidiabili per prodotti di alta qualità: la gente continua a spendere». La situazione sembra volgere al bel tempo anche in macelleria da Vittorio Schiavulli: «Ho una clientela consolidata. Lavoro poco con clienti di passaggio. Capponi sì, ma meno abbacchio per queste feste, bollito immancabile, arista di maiale che sostituisce spesso gli arrosti bovini». Situazione critica invece al mercato di piazza Gimma, lungo viale Libia, più che altro per gli infiniti lavori di sistemazione dell'area mercatale: i banconi dell'ortofrutta stanno pigiati l'uno contro l'altro; quelli di pesce e carni stanno al primo piano, ma nessuna indicazione chiara dà questa informazione. «I lavori dovrebbero finire per febbraio – dice Massimo Lelli mentre sistema la frutta nella sua postazione – Di sicuro, oltre che per motivi climatici, i prezzi saliranno parecchio la prossima settimana, anche di 50 centesimi». Al primo piano, la macelleria di Maddalena Pagliarulo: «Va molto male. La gente non spende e poi i fruttaroli giù al piano terra si sono allargati restringendo i corridoi, i clienti non i passano, nessuno dice loro che carne e pesce stanno qui sopra e per noi è il deserto».

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