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E adesso i magistrati guardano in casa Acea

Il Campidoglio, Roma

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Non solo gli ultimi sei anni di assunzioni all'Atac. La procura vuole vederci chiaro anche su ciò che è accaduto dal 2004 anche all'Ama. L'inchiesta sulla parentopoli nelle due municipalizzate romane da ieri è entrata nel vivo, tanto che il procuratore aggiunto Alberto Caperna ha incontrato per oltre un'ora il colonnello dei carabinieri Lorenzo Sabatino e i due sostituti procuratori: il pubblico ministero Francesco Dall'Olio, che si occupa del filone Atac, e il collega Corrado Fasanelli, che invece è il titolare degli accertamenti sulla società di rifiuti della Capitale. Ma la vaglio della magistratura potrebbe finire anche un'altra azienda, l'Acea. I pm stanno infatti valutando se possano esistere o meno ipotesi di reato per quanto riguarda le assunzioni della società quotata in borsa e che fino ad oggi ha più volte sottolineato che le loro assunzioni sono state tutte compiute nel rispetto della legge. Un lavoro che è stato organizzato ieri mattina nell'ufficio del coordinatore delle indagini: l'alto magistrato ha infatti delegato i carabinieri ad acquisire all'Atac e all'Ama, tra l'altro, le piante organiche delle due aziende, i regolamenti e gli statuti che disciplinano le modalità di assunzione, poiché in tutti e due i casi si tratta di aziende a partecipazione pubblica, oltre alla documentazione relativa ai concorsi che si sono svolti dal 2004. Oltre a questa montagna di carte, gli investigatori dovranno acquisire anche gli atti con cui sono state disposte le assunzioni a chiamata diretta e capire qual è stato il ruolo svolto dalle società esterne che selezionano il personale. A piazzale Clodio hanno parlato di lavoro complesso e lungo. E non è escluso, proprio considerando questa mole di lavoro, che all'inizio delle indagini vengano effettuati controlli a campione. Per ora, sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori, le assunzioni compiute nelle due municipalizzate che, solo negli ultimi due anni, sarebbero state in Ama oltre 1.300, mentre in Atac 854, e avrebbero riguardato anche mogli, fidanzate, amici e parenti di assessori, dirigenti e sindacalisti. Appena arriveranno in procura le migliaia e migliaia di pagine, i magistrati decideranno il calendario degli interrogatori. Ad essere convocati saranno, oltre agli attuali amministratori delegati di Atac e Ama, anche gli ex manager e i dirigenti delle due società. Tra questi, l'ex ad dell'azienda del trasporti Adalberto Bertucci: in procura sarà quindi convocato anche l'attuale amministratore delegato di Ama Franco Panzironi. Quest'ultimo, per ora, ha dichiarato che non ha intenzione di avviare un'inchiesta interna, a differenza dell'Atac che sta svolgendo accertamenti sugli ultimi dieci anni di assunzioni all'interno dell'azienda.

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