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Un'altra ondata di rifiuti a casa Pellitteri

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Laguerra dei cassonetti di Luigi Pellitteri, residente in via delle Nereidi, a Lavinio, sembra non finire mai. E ogni volta si arricchisce di colpi di scena. Non bastavano i cumuli di spazzatura gettati nel giardino di casa, gli odori nauseabondi e la scritta «Rivogliamo i secchi» sul cancello. Stavolta gli ignoti vandali che da circa un paio di mesi lo stanno perseguitando hanno fatto di peggio: «Qualcuno è entrato ancora una volta nel giardino di casa mia - spiega Pellitteri - e dopo aver gettato i soliti cumuli di spazzatura qua e là, si è accorto della presenza di un sistema di videosorveglianza. A quel punto, non soddisfatto, si è accanito contro le telecamere piazzate nel cortile e ha rotto la finestra di casa entrando nel salone. È incredibile che nessuno si sia accorto di niente. Mi hanno rubato un monitor, il videoregistratore per la sorveglianza e un telescopio che tenevo dentro casa. Non so più che fare». Un blitz in piena regola, e senza che nulla sia cambiato dall'ultimo atto vandalico nei confronti di Pellitteri. Unica novità, rispetto a un mese fa, un foglio del Comune di Anzio appeso al suo muro di cinta, in cui si intima ai trasgressori di non gettare rifiuti in strada, pena le sanzioni previste dalla legge vigente in materia. E immediatamente sotto un cumulo di sacchetti della spazzatura abbandonati a se stessi sul muro di cinta della casa di Pellitteri. «Non mi sembra un granché come intervento - spiega amareggiato - tant'è vero che i rifiuti continuano ad esserci, sia in casa mia che all'esterno». Venerdì si terrà la prima udienza della causa per danni intentata al Comune di Anzio da Pellitteri. Cos. Bov.

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