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Nuvole, arte e bolidi porteranno 4 milioni di visitatori all'Eur

Il quartiere Eur

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Dal centro storico, polo turistico della Capitale, all'Eur, il quartiere del futuro, per eccellenza, che diventerà il secondo polo prossimo venturo, almeno nelle intenzioni della giunta Alemanno e anche in quelle di Riccardo Mancini, amministratore delegato di Eur spa, che all'Eur ci è nato, cresciuto e ci vive. «Il mio sogno per l'Eur? Che diventi davvero il secondo polo turistico, il nuovo centro di Roma spostato verso il mare. Perché almeno la metà di quegli otto milioni di turisti della Capitale che vanno a visitare i ruderi, le chiese e le altre bellezze della città fermandosi un giorno e mezzo si trattengano ancora un'altra giornata trasferendosi all'Eur. Dobbiamo creare delle attrazioni alternative, un centro moderno diverso come c'è a Parigi o a Valencia».  È più di un sogno ma un progetto concreto, mi sembra? «Certo. Facciamo l'esempio del turismo congressuale che dobbiamo sempre più convogliare nella Capitale. Attualmente è distribuito poco nella nuova Fiera di Roma e poi sparso in tutti gli alberghi. La giunta Veltroni aveva messo in cantiere la ormai famosa nuvola di Fuksas e la giunta Alemanno ha proseguito l'opera. Noi stiamo costruendo il nuovo centro congressi, novemila posti in seduta plenaria, di cui ben 1800 sono posizionati nell'auditorium centrale sospeso a 15, 18 metri d'altezza e gli altri in altre aree. Poi un luxury hotel con 439 posti... L'idea è lanciare Roma, almeno come Barcellona che conta cento eventi all'anno». E le altre attrattive del quartiere? «All'Eur esistono cinque musei. Oggi sono in affitto ai Beni Culturali e hanno pochissimi visitatori. Vanno rilanciati. Pensiamo a mostre temporanee di grande richiamo. Inoltre il Palazzo della Civiltà Italiana, il Colosseo quadrato che è poi il simbolo dell'Eur, presto diventerà la sede del Museo permanente del Made in Italy. Poi c'è l'Acquario vicino al laghetto. Tutto questo mira a sviluppare un turismo diverso». L'Eur ideale? «Come abitante di questo quartiere vorrei dei parchi sicuri, recintati dove le mamme possono portare in tranquillità i bimbi. Ma mi scontro con la dura realtà della ristrettezza dei fondi. Per i nostri 600 mila metri quadrati di parchi, i due milioni a disposizione servono solo a tagliare i prati, pulire ecc. Insomma manutenzione ordinaria. Abbiamo conferito al Comune di Roma, quando l'ente nel 2000 è diventato spa alcune aree verdi ma la manutenzione andrebbe eseguita in maniera diversa. Potremmo pensare a risorse alternative magari sfruttando il canale della pubblicità come succede a Parigi». E poi? «Sogno un Eur senza prostituzione. Certo non faccio il questore ma sto cercando di far intervenire di più le forze dell'ordine. Ultimamente sono stati fatti tanti interventi notturni con decine di arresti ma certe volte sembra di fermare l'acqua con le mani». L'altra note dolente è il traffico «All'interno del pentagono dell'Eur42 noi siamo i più grandi proprietari con oltre 800 mila metri quadri coperti oltre ai parchi. È ovvio che la mobilità è un problema serio. Ogni mattina dalle 7 alle 10 un fiume di macchine proveniente da Ostia (e dalla Pontina) attraversa il quartiere. E la sera fa il viaggio inverso. Ho convocato un tavolo di mobilità pregando i dipartimenti comunali a sondare i problemi. Abbiamo cominciato a stilare un piano parcheggi di scambio a via della Civiltà Romana per fare utilizzare le fermate metro. Poi c'è il progetto d'interrare alcuni tratti della Colombo con finestre aperte, cavalcavie ecc». Chiudiamo con la Formula Uno «Seguiamo pesantemente la F1 da due anni. Il Gran Premio porterà un vantaggio di 300 mila persone. Ma anche, almeno, cinquanta eventi tutto l'anno e un notevole flusso di visitatori». Quella minaccia delle colate di cemento? «Le zone in questione, le Tre Fontane, metà di proprietà Eur e metà Comune di Roma sono fatiscenti e in concessione del Coni che non ha fatto interventi di riqualificazione. Inoltre la colata di cemento alle Tre Fontane l'abbiamo fermata perché cediamo alcuni nostri terreni al Torrino Nord dove ci sarà uno sviluppo residenziale. E nell'area box si farà un mercatino delle pulci come quelli di Londra o Parigi».

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