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A Malagrotta falde avvelenate

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Ladenuncia arriva da Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che commenta i dati di Arpa Lazio. «Siamo in piena emergenza inquinamento - dice Parlati - va verificato se sia compatibile continuare a gettare rifiuti in quell'area e vanno attuate immediatamente le necessarie misure di messa in sicurezza che la stessa Arpa sollecita, per interrompere subito la diffusione della contaminazione delle falde idriche e procedere alla bonifica. I risultati dei livelli di contaminazione delle acque sotterranee rilevati in 22 dei 39 piezometri installati sia all'interno che al di fuori del bacino di drenaggio sono inquietanti». Spiccano, in particolare, gli «sforamenti» dei valori-limite previsti dalla legge per: ferro, manganese e nichel. Forte anche la presenza di arsenico e benzene: in alcuni prelievi l'arsenico ha fatto registrare valori quasi 200 volte superiori al limite e il benzene un picco di 12 volte superiore al valore di legge che è fissato a 1 microgrammo/litro. Arpa Lazio segnala che «nella maggior parte dei piezometri» è stato rilevata la presenza anche della sostanza N-butylbenzensolfonamide, non inserita nella tabella dei composti da tenere sotto controllo ma che risulta comunque tossica.

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