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Scoperti i labirinti dello spaccio Nove pusher in cella

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Lefinestre di un pianerottolo di un condominio fungevano quasi da «sportello» presso le quali i pusher smerciavano la droga. Il percorso delle dosi, prima di arrivare al «consumatore finale», era stato pensato nel dettaglio dalla banda dei pusher, nel tentativo di rendere difficili se non addirittura inaccessibile il controllo della polizia. Lo stupefacente veniva infatti custodito in un prato, all'aperto. Da lì, all'occorrenza, i quantitativi necessari venivano portati in un condominio di via dei Gigliotti. Quindi il passaggio nel pianerottolo del condominio da dove, attraverso una finestra, le dosi venivano poi «calate» agli addetti allo smercio al dettaglio. Molteplici passaggi, dunque, che hanno reso ancor più difficile per gli agenti, guidati da Adriano Lauro, la penetrazione nel «sottobosco» dei pusher di San Basilio. Giorni di osservazione discreta, fatta di continuo ricambio di personale per evitare di essere notati. Un attento studio dei movimenti della banda dei 9 spacciatori, fino a ricostruire l'intera filiera. L'altra sera «l'irruzione».

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