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Felici: impossibile vincere due volte

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Ladoppia vincita di Vincenzo Pezzuco. Ex idraulico, sembra avere un filo diretto con la dea bendata. Una corsia preferenziale che lo ha fatto diventare milionario in pensione. Cos'ha di straordinario? Unico in Italia (ma non nel mondo, altri casi si sono registrati negli Usa e in Israele) a gennaio aveva vinto con il «Turista per sempre» una somma di 1.750.000 euro. Domenica scorsa ne ha vinti tanti altri, lui dice 2.500.000 euro ma le voci in paese danno per certo che sono il triplo. La sua vita è mutata e da operaio si è ritrovato ad essere la star dell'intero paese. Ieri ha occupato le pagine dei giornali nazionali, dei Tg, delle trasmissioni di cronaca. Oggi chissà. Abbiamo sentito, a tal proposito il dottor Giovanni Felici, matematico del Cnr di Roma, docente presso la Facoltà di statistica della Sapienza. Statisticamente, che probabilità abbiamo di poter vincere al Superenalotto? «La probabilità è praticamente nulla. È quasi impossibile riuscire ad indovinare i numeri vincenti. Ma qualcuno prima o poi ci deve pur riuscire». E se capita di vincere due volte? «Le probabilità, in questo caso sono molto ma molto più basse. Un parallelo con i fulmini può rendere meglio l'idea. La probabilità che un fulmine colpisca un punto della terra è bassa ma che uno stesso punto venga colpito due volte è quasi impossibile. Eppure accade». La storia di Vincenzo, dunque, va contro ogni legge della statistica e della probabilità. «Assolutamente sì. Direi che, più che di calcoli e di probabilità si dovrebbe parlare di una grandissima, sconfinata, fortuna». Ann. Car.

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