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Ritrovata la testa del Mefisto decapitato a Villa Borghese

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Ilmanufatto, sicuramente destinato al mercato clandestino, era custodito illegalmente da un uomo e una donna di origine romena nella loro baracca in una zona recintata abusiva nei pressi della Pineta delle Acque rosse a Ostia. La statua, interamente in marmo e intitolata al famoso scrittore e drammaturgo tedesco, fu realizzata dallo scultore Valentino Casali su modello del tedesco Gustav Eberlein e donata alla città di Roma dal kaiser Guglielmo II, nel 1904. Il monumento, dalla struttura imponente e articolata su due livelli, vede il poeta in quello più alto, circondato nella parte sottostante da alcuni personaggi protagonisti delle sue opere: Faust e Mefisto, Mignon e Lotario, Oreste e Ifigenia. L'operazione si è conclusa con la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Roma dei due romeni per ricettazione e possesso illegale di materiale storico-artistico. «Il tempestivo ritrovamento, da parte della Guardia di Finanza, del capo del Mefisto della statua di Johann Wolfgang Von Goethe di Villa Borghese - ha dichiarato il sovrintendente ai Beni culturali di Roma Capitale, Umberto Broccoli - dimostra lo spirito di grande collaborazione che esiste tra Roma Capitale e i reparti operativi dello Stato, che ringrazio per il lavoro che quotidianamente svolgono nella nostra città». «Da un anno e mezzo - ha spiegato Broccoli - la Sovrintendenza ha intensificato i controlli delle aree a rischio, attraverso la videosorveglianza per preservare il patrimonio culturale di Roma. Cari vandali, siete avvertiti».

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