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L'Ugl perde pezzi e tessere

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«Sullanomine siamo quasi pronti - spiega - la prossima settimana le avremo». Nonostante tutto, il week-end di Ognissanti rischia di avere un sapore amaro per la governatrice. Da un lato, infatti, l'opposizione sbraita per la sua dubbia presenza al Consiglio regionale sulla sanità del 3 novembre («Stiamo vedendo se tra i miei impegni riusciamo a trovare il tempo, quasi sicuramente ci andrò»), dall'altro lato la Polverini è costretta ad assistere alla disgregazione dell'Ugl Sanità. Il sindacato nel Lazio perde ormai i pezzi. Pietro Bardoscia, ex dirigente regionale, consigliere nazionale e membro del collegio dei revisori dei conti, ha lasciato il sindacato plasmato dalla Polverini per aderire alla Uil Fpl. Con sé Bardoscia ha portato in dote decine e decine di tessere. Insomma, un'emorragia per l'Ugl. Questa la motivazione di Bardoscia: «Non era più tollerabile l'appiattimento dell'Ugl Sanità su posizioni politiche, ideologiche o di potere. È un disagio con cui non potevo più convivere. La Polverini non c'entra, anzi l'ammiro molto. I ripetuti scontri interni col segretario provinciale hanno messo in discussione la mia lunga militanza e hanno creato un muro invalicabile tra il mio modo di difendere i lavoratori e quello dell'Ugl». Perché proprio la Uil Fpl? «La Uil - spiega ancora Bardoscia - ha sempre mantenuto una linea coerente ed equilibrata, senza mai risentire di condizionamenti ideologici e politici da parte di chi governa o ha governato». Dan. Dim.

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