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Mi ricandido. Parola di sindaco

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Siera dato un «bel 7» solo pochi giorni fa e nel giorno di «metà mandato» il sindaco Alemanno presenta i risultati raggiunti e i traguardi segnati per i due anni e mezzo di consiliatura che restano. Chiarendo che, nel 2013 si presenterà ai romani per il secondo mandato. «Non ho alcuna intenzione di fare il salto nei piani alti della politica nazionale lasciando la guida della città - sostiene -. Serviranno dieci anni per dare una svolta a questa città e credo che non ci possa essere un progetto, anche nazionale, che non abbia la Capitale come grande motore. Quindi, sono convinto che, occupandomi di Roma, svolgo anche un grande servizio per la comunità nazionale». Seduto al centro della Sala delle Bandiere, dove è arrivato con un'ora di ritardo, Alemanno sfoglia una ad una le 46 schede riassuntive dell'attività di governo di questi due anni e mezzo, ringraziando a turno gli assessori, anche gli assenti Corsini e Cavallari. Un lavoro difficile da considerare «tenendo sempre presente la situazione economica che ci siamo trovati davanti quando siamo arrivati», sottolinea il primo cittadino. Trasporti, scuola, sociale, urbanistica, infrastrutture decoro, semplificazione amministrativa, sicurezza, cultura. Tra i motivi di orgoglio, oltre all'«aver salvato Roma dal dissesto finanziario», la riforma di Roma Capitale, la sicurezza e gli impegni attuati con le ordinanze contro prostituzione, lavavetri, volantini, writer, e per decoro urbano e rifiuti. Tra i problemi ancora da risolvere Alemanno ha puntato su cortei e snellimento della burocrazia. Lo sguardo, poi è rivolto al futuro e si concentra soprattutto sul Piano Strategico di Sviluppo, uno strumento di programmazione e governo del territorio che prevede non solo un'intesa interistituzionale ma la realizzazione di una vera e propria cabina di regia tra Governo, Regione e Roma Capitale. «All'iterno di questo documento - spiega Alemanno - ci saranno tutti i progetti di medio e lungo termine. Progetti che dovranno essere ben definiti perché la decisione del Cio sulla sede delle Olimpiadi del 2020 avverrà tre mesi dopo la fine del mio mandato e quindi il piano dovrà essere già pronto». Le prossime scadenze aprono le porte alla città in previsione degli Stati generali cittadini fissati per il 25 e 26 gennaio. A partire dal 3 novembre sono stati infatti fissati diversi appuntamenti con associazioni, tra l'altro, sulla riqualificazione di Tor Bella Monaca, del Lungomare di Ostia, dell'Area Archeologica centrale, il master plan dell'Eur, le centralità di Romanina, Tor Vergata e Fonopoli la pedonalizzazione del Tridente. Tutte sfide da vincere. In due anni e mezzo. Sus. Nov.

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