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Referendum.Parola essenziale non sempre evocata a proposito dall'amministrazione capitolina che, una volta eletta dovrebbe essere chiamata a decidere e poi, semmai, ad assumersi oneri, onori o sberleffi. A Roma, il referendum sembra di moda: che sia consultivo, indicativo e comunque mai e poi mai abrogativo. Tra gli ultimi esempi l'annuncio di consultazione per la demolizione e ricostruzione delle torri di Tor Bella Monaca e sull'opportunità di costruire grattacieli più alti del «Cuppolone». L'ultimo è arrivato ieri per lo spostamento del capolinea del tram 8 da largo Argentina a piazza Venezia. Un progetto datato Rutelli, ripreso da Veltroni per il prolungamento della linea fino a Termini. Un'ipotesi ripresa anche dalla giunta Alemanno che punta ora solo allo spostamento del capolinea e riproposta, in forme e filosofia diversa nel foyer del Teatro Argentina, in una conferenza. Lo stesso teatro davanti al quale sostano i binari del capolinea del tram "colpevoli" di aver interrotto quella continuità di orizzonte tra il Teatro e l'area archeologica dove, per dirla tutta, Cesare perì ai piedi della statua di Pompeo. Ieri, dunque, la presentazione del progetto da parte dell'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, del presidente di Roma Servizi per la Mobilità, Massimo Tabacchiera e del sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro. Già pronto il cronoprogramma: realizzazione in 24 mesi a partire dalla primavera del 2011 per una spesa di 8 milioni. Denaro già stanziato nel bilancio. Sul trasloco del tram, il Campidoglio ha indetto però anche una consultazione tra i romani su www.comune.roma.it per valutarne il gradimento. Si voterà da oggi al 20 novembre sul progetto destinato «a migliorare il centro storico che a volte appare più vecchio che antico a causa del degrado - ha detto Giro - Per questo dobbiamo lavorare con azioni di microchirurgia "estetica" per riuscire a valorizzarlo. Questo progetto coniuga le due esigenze». Tabacchiera è entrato nel merito del progetto: «Collocare il capolinea del tram 8 in piazza Venezia è funzionale rispetto allo scambio con i bus e con la futura stazione della linea C del metrò che verrà realizzata in piazza Venezia, ma anche al recupero dell'area antistante il Teatro Argentina e alla riqualificazione di tutta la zona adiacente alla scalinata del Campidoglio». Tutto è deciso dunque. Referendum compreso. «Abbiamo scelto di consultare i cittadini per volontà del sindaco - ha detto Marchi - Questo è un segno di democrazia che caratterizza il modo di lavorare dell'Amministrazione. Contiamo di ottenere un alto numero di click per confortare il progetto». E se i click di conforto non fossero quelli attesi? Perché rischiare. Meglio decidere. Sempre e comunque.

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