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Preso l'operaio maniaco dell'autobus 511

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Sullalinea 511, ogni mattina, da una ventina di giorni. Quando i carabinieri della Compagnia di Frascati l'hanno preso lui ha risposto candidamente: «Che ho fatto di male, quando mi toccavo ero coperto». La scusa però non gli ha evitato di essere denunciato per atti osceni. Lui è un operaio di 46 anni, dipendente di un'impresa di manutezione. Risulta in ferie. Vive a Tor Vergata con una compagna. Ma forse non gli bastava. Così una ventina di giorni fa ha cominciato a farsi prendere la mano. Il modo di agire sempre lo stesso: la mattina sale sul 511 pieno di ragazze, si mette seduto, distende il giubbetto sulle gambe e comincia. Dopo aver usato il fazzoletto scende come se niente fosse. Ma non per i passeggeri che hanno assistito alla cosa. Il maniaco del 511 ha cominciato a essere un problema quando il capitano Giuseppe Iacoviello si è visto arrivare in caserma ragazze sotto i 18 anni con la stessa storia da riferire: gli atti osceni di quell'uomo che sale sull'autobus ogni mattina e si piazza davanti o vicino alle studentesse. Così sono partiti i controlli. L'altro ieri i carabinieri lo hanno pizzicato. Quando sono saliti sull'autobus l'operaio aveva ancora il giubbetto sulle ginocchia. Fab. Dic.

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