Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Prostituzione e baracche nel garage di via Blaserna

default_image

  • a
  • a
  • a

.Zona Marconi. A un passo dal centro storico. Il garage dei vandali è sei metri sotto un giardino pubblico dove i bambini giocano il pomeriggio. È accanto a una chiesa. E a una scuola media. Lì sotto, quando cala il sole, escono dall'ombra senzatetto e teppisti di quartiere. Che si impossessano del territorio. All'interno del garage di via Blaserna oggi non c'è una sola auto. Né un custode. Non c'è nulla oltre la segnaletica a terra che delimita i posti macchina vuoti. È un garage fantasma. Il Consorzio Papareschi l'ha finito di costruire nel marzo del 2010. Posato l'ultimo mattone, ha consegnato le chiavi nelle mani del presidente del Municipio XV Gianni Paris. Da allora è iniziato il lento detoriamento del parcheggio. Il Municipio non ha affidato la gestione dell'attività. E, mese dopo mese, le condizioni della struttura sono peggiorate. Fino all'occupazione degli abusivi. Per entrare nel garage di via Blaserna c'è bisogno di una mascherina. L'odore è acre e insopportabile. Agli angoli sono ammassati rifiuti di ogni tipo. Carcasse di motorini. Bottiglie di birra. Preservativi. Anche escrementi umani. Perché lì sotto la notte c'è vita. Le segnalazioni dei cittadini raccontano di un giro di prostituzione. Trans e donne nomadi che dagli edifici dell'ex fabbrica Mira Lanza si riversano nel garage per «lavorare». I duemila metri quadrati al buio sono un ottimo nascondiglio alternativo ai marciapiedi della città. E non solo per loro. In quello che dovrebbe essere un atrio che porta alle scale d'uscita c'è un accampamento. Ci sono due baracche fatte di legno e teli stesi orizzontalmente per delimitare il territorio. Proviamo ad avvicinarci con una torcia. Ma veniamo respinti da due cani, legati, che abbaiano minacciosi. C'è di certo che dentro quelle baracche qualcuno sta dormendo. Meglio tornare indietro. Anche perché, come spiega all'edicola sulla strada, «spesso si sentono degli spari da sotto». La municipale qualche settimana fa ha dovuto chiudere il parco giochi dei bimbi, date le numerose degnalazioni. L'ha riaperto solo dopo aver messo le inferiate all'entrata del garage. Così, chi un tempo scendeva con i motorini nello spiazzale e organizzava gare clandestine su due ruote ora non può entrare. Ma restano gli accampati e la prostitute. E i bimbi del giardinetto di via Blaserna continuano a giocare, forse, senza sapere cosa succede qualche metro più sotto.

Dai blog