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Giro e Pallone, attenti a quei due

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.Ogni relatore lo ringrazia dal palco. Un rito. Gli applausi si sprecano. Lui si schermisce. Per fortuna nessuno lo chiama Silvio. Ma manca poco. È un successo: Sammarco ha vinto la sfida. Anche perché alla convention dell'anima azzurra del Pdl sono tutti agguerriti. Lo show lo fa Alfredo Pallone, eurodeputato e vicecoordinatore laziale del Pdl, vicino a Cicchitto e a Tajani. Dal palco non le manda a dire. Assicura più meritocrazia nel partito e un confronto costruttivo con la presidente della Regione Polverini. Senza retorica. È l'unico a dire che «i piccoli ospedali di provincia, che fanno pochi interventi e sono pericolosi, vanno chiusi». Pallone non dimentica nemmeno di citare il collega in Europa Antoniozzi (al tavolo con i consiglieri comunali) e il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, a cui toccano le conclusioni. Giro dice sì ai progetti per Roma (dalla Formula 1 al secondo Gra) e benedice il nuovo «correntone». Poi ci sono i giovani. I coordinatori non parlano. Lo fa, invece, la deputata del Pdl, Annagrazia Calabria (28 anni), che lancia «un percorso di inclusione e impegno politico per riscoprire i nostri valori». Emoziona ed è applauditissima, come Beatrice Lorenzin di cui, nel movimento giovanile, si sente nostalgia. Lei, entrata a Montecitorio, ha lasciato la poltrona. Un Gronchi rosa. Poi dicono che il Pdl è soltanto Berlusconi...

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