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In arrivo il piano per la riqualificazione di Tor Bella Monaca

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Almenoquesto è quanto vuole l'assessore alla Casa della Regione, Teodoro Buontempo, che intervenendo al convegno «Corviale tra demolizione e trasformazione. Un progetto nel rispetto di chi vi abita» è tornato a battere sull'opportunità di demolire il «serpentone» lungo oltre un chilometro che ospita in nove piani oltre 1.200 famiglie. L'idea avanzata dall'assessore alla Casa è quella di realizzare, attorno all'attuale costruzione, nuove case con servizi e negozi. Su posizioni diverse l'assessore capitolino all'Urbanistica, Marco Corsini che afferma: «Limitarsi a demolire e ricostruire non significa automaticamente migliorare il tessuto sociale». Secondo Corsini per fare questo è necessaria una visione di ampio respiro «che incida sul quadro urbanistico e crei integrazione. Corviale è un simbolo e gli interventi su di esso non devono ridursi a iconoclastia, ma costituire un'occasione di ripensamento degli errori fatti nel passato». Sulla riqualificazione urbanistica della città è intervenuto anche il parlamentare del Pdl, Marco Marsilio, che ha voluto sottolineare l'altra notizia: il 3 novembre il Campidoglio presenterà il Master plan per la riqualificazione di Tor Bella Monaca. «Finisce l'epoca dell'espansione a macchia d'olio e del consumo del territorio - dice Marsilio - e inizia quella della riqualificazione delle periferie e della riconversione del settore edile». La scelta di scegliere per Tor Bella Monaca l'architetto lussemburghese Leon Krier, leader del movimento «New urbanism» è significativa. E non sarà l'ultima.

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