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Torna con me o uccido nostra figlia

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Unavera e propria persecuzione. A un certo punto, tanto ossessionante era il suo «amore» che ha minacciato un gesto di cui forse non sarebbe mai stato capace: uccidere la figlia. Un donna di trent'anni era perseguitata dal suo ex marito, che la molestava telefonicamente, le danneggiava l'auto e la picchiava. A poco erano sevite le nove denunce presentate dalla vittima. L'uomo ha continuato nella sua azione crudele e persecutoria, fino ad arrivare a minacciare che avrebbe ammazzato la loro bambina se non fossero ritornati insieme. È stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. La trentenne si è rivolta ai carabinieri che sono riusciti a interrompere la pericolosa escalation di violenze con una richiesta urgente di una ordinanza di custodia cautelare accolta dall'autorità giudiziaria. L'uomo, italiano, 33 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia Cassia l'altra notte nelle case popolari della zona di Prima Porta. Adesso si trova nel carcere di Regina Coeli.

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